Atalanta, Gasp: “Ora solo Inter e Juve possono parlare di scudetto. Forse anche il Napoli”

Il tecnico alla vigilia del big match con la Lazio: “Gara attesa per quanto fatto la scorsa stagione. Con i nuovi serve pazienza. Gomez, continuità straordinaria”

Dal nostro inviato Andrea Elefante

29 settembre – Zingonia (Bg)

Sfida scudetto non gli piace: chiamiamolo test verità. Non assoluta, ovviamente: alla seconda di campionato sarebbe assordo anche solo pensarlo. Però Lazio-Atalanta a Gian Pero Gasperini può dare risposte: un incrocio con la sua avversaria più diretta dello scorso campionato, per decifrare meglio il “peso” della vittoria di Torino, iniziare a definire le prospettive nerazzurre. E a spiegare con un riscontro (non banale) in più su quali strada potrà camminare questa Atalanta. Che in tanti, dopo il 4-2 di sabato, hanno già indicato come candidata a obiettivi ancora più intriganti della passata stagione. Invitandola a non nascondersi.

Scudetto e concetti chiari

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Gasp non si nasconde, ma ribadisce: “È vero, ci stanno tirando un po’ dentro: ok, l’importate è che non vengano stravolti i miei concetti. Ripeto: oggi, a inizio stagione, solo Juve e Inter, forse il Napoli, possono parlare apertamente e giustamente di scudetto. Le altre possono dire che non si tirano indietro, per fare il massimo. Se poi ci accreditano, ok: basta che i concetti siano chiari”. Sicuramente chiaro è il valore della Lazio: “Una partita attesa per quello che hanno fatto le due squadre negli ultimi anni. Vale come se fosse a fine campionato: ogni partita è diversa, quello che non cambierà è lo spirito delle due squadre. La Lazio è una squadra equilibrata in tutti i reparti, sicuramente il valore aggiunto lo danno i giocatori offensivi. I nostri incroci sono sempre stati ricchi di gol, dovremo essere più bravi a limitare la loro efficacia offensiva”.

Difesa, Papu e nuovi

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E qui Gasperini tira in ballo il suo reparto difensivo: “Il nostro modo di giocare probabilmente espone a qualche errore in più, ma dobbiamo fare un salto qualità. Sui due gol presi a Torino abbiamo fatto errori che si possono rimediare: uno di concetto – abbiamo scalato male – e uno tecnico, perché è mancato un rinvio al momento giusto. Ma resto dell’idea che noi facciamo bene la fase difensiva, anche con continuità, e in generale non subiamo molte situazioni da gol. E vedo anche altre difese in difficoltà”. Di sicuro non è in difficoltà l’attacco dell’Atalanta: “Muriel e Zapata sono in una buona condizione, insieme a Torino hanno giocato una buona partita. Al momento le nostre soluzioni davanti sono ridotte: un giocatore è fuori (Ilicic) e due sono appena arrivati (Miranchuk e Lammers).Ne avremo di più dopo la sosta”. Intanto si gode Gomez: “Continuità straordinaria considerando il numero di partite che gioca e il minutaggio”. E anche per vedere gli altri nuovi manca un po’ di tempo: “Mojica e Lammers non sono pronti per giocare dall’inizio. Piccini mi preoccupa un po’ di più, perché si allena ancora a parte, e il ruolo di esterno per noi è importante e dispendioso. Non averlo disponibile presto ci metterebbe in difficoltà. Romero invece sta bene, ma non so se domani giocherà dall’inizio: gli sono mancate le prove in test impegnativi, prima di inserirlo pronti-via in una partita così importante ci pensi un attimo in più”.

Cinque cambi e Covid

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Chiusura con i cinque cambi: “Continuo a non amarli, resterei a tre come in Inghilterra: dieci cambi alla fine possono stravolgere la bellezza di una partita. Ma confermo che mi hanno dato dei vantaggi, in certe gare: se non li avessi avuti, sabato non avrei tolto Caldara. Li avevo, lui era ammonito e ho potuto fare quella scelta già all’intervallo”. E soprattutto l’incubo Covid: “Un po’ di preoccupazione c’è, non solo nel mondo del calcio. Vanno aumentate le attenzioni, anche se stiamo già facendo molto, come si è visto per le ultime 13 partite della scorsa stagione, quando fuori il virus era molto diffuso: vedo un buon senso di responsabilità, in generale, e soprattutto un importante sacrificio, anche economico, da parte dei club”.

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