Atalanta, frenata Champions: il Bologna vince 2-0

I gol di Sansone al 49′ e Orsolini all’86’ regalano il successo alla squadra di Thiago Motta. Per i bergamaschi la corsa verso l’Europa che conta si complica

dal nostro inviato Andrea Elefante

8 aprile – Bergamo

Con un secondo tempo sontuoso, il Bologna spezza subito l’ennesimo rilancio fallito dell’Atalanta per la zona Champions, e ora la tampina alle spalle a soli 5 punti. Una chance stracciata dalla squadra di Gasperini, con una prova che ripropone problemi offensivi, di tenuta e anche, soprattutto, di rendimento casalingo; una vittoria sacrosanta per il Bologna: squadra che gioca a memoria, modellata da Thiago Motta con idee chiarissime, la forza di un gruppo dove tutti sanno cosa fare e in tanti sanno fare tante cose, che non dà punti di riferimento e modula le due fasi con puntualità ed efficacia. Decidono un gol di Sansone a inizio ripresa e uno di Orsolini in chiusura di match, mentre le vere chance per segnare della Dea sono poche e arrivano più che altro da iniziative individuali. Una fatica del gol che si ripropone appena Hojlund e Lookman vengono fermati con puntualità.

LE SCELTE

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Gasperini cambia coppia d’attacco rispetto a Cremona: subito Hojlund e Lookmam, con Pasalic alle loro spalle e i due colombiani, Zapata e Muriel, in panchina. A sinistra c’è Maehle perché in mattinata, nella rifinitura, Ruggeri ha accusato un risentimento al flessore sinistro (accertamenti all’inizio della prossima settimana). Dietro, in assenza dello squalificato Toloi, il rientrante Djimsiti preferito a Demiral. Thiago Motta conferma quasi per intero la formazione che ha battuto l’Udinese: uniche eccezioni il rientro di Skorupski in porta e Soriano al posto di Aebischer, con Sansone “falso nove”. Ancora fuori l’ex Orsolini e Dominguez, fiducia a Ferguson e Moro, come alla coppia difensiva centrale Soumaoro-Lucumi.

PRIMO TEMPO

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Come previsto, è una partita anche molto tattica. L’Atalanta non annaspa come nel primo tempo di Cremona, ma l’ottima copertura del campo e i meccanismi difensivi studiati del Bologna non le consentono comunque di trovare soluzioni facili per avvicinare la porta. Neanche quando, dopo 24’, Gasperini perde Pasalic per una distorsione alla caviglia e con funzioni da trequartista, in faccia al metronomo Schouten entra Boga, comunque vivace e più incisivo del croato. Ma, si vedrà alla distanza, non in grado di stare gli stessi equilibri. Anzi, la squadra di Thiago Motta con il passare del tempo prende confidenza e guadagna campo, pendendo soprattutto a sinistra sugli interscambi fra Kyriakopoulos e Moro, che creano qualche problema a Ederson e Maehle. Le occasioni non sono molte: un regalo di Musso attiva Soriano che però sbaglia la misura del passaggio per Barrow, che da ex tende un po’ a strafare e sbaglia quasi tutto. Un tiro per parte (Zappacosta murato di pugni da Skorupski, Kyriakopoulos disinnescato in tutto da Musso), poi la chance migliore è dell’Atalanta, alla mezzora, quando Hojlund non arma abbastanza il sinistro e si fa neutralizzare prima da Skorupski (comunque ottimo istinto) e sulla respinta del portiere da Soumaoro, con Zappacosta che tenta un faticoso tap in di testa.

SECONDO TEMPO

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Dopo 4’, la svolta. Al primo attimo di libertà concesso da Palomino, uscito su Barrow che gli stava dando l’uno-due richiesto (grazie anche a un rimpallo), Sanzone si trova libero davanti a Musso, e non sbaglia. In vantaggio, il Bologna vede all’orizzonte la partita perfetta, e infatti la gioca. Approfittando di un’Atalanta con poche idee e anche molle, senza la furia ma anche la lucidità che servirebbero. Non servono a nulla neanche i due cambi tattici di Gasperini, che dopo aver inserito Zapata e Demiral per Lookman e Scalvini, prima sceglie il 4-2-3-1, con Palomino allargato a sinistra, Zappacosta scivolato a destra e Maehle in mezzo al campo con De Roon e Ederson avanzato sulla trequarti; e nel finale aggiunge anche Muriel per un 4-2-4 che non produce granché. Solo due occasioni per pareggiare firmate da Hojlund (colpo di testa al 28’, ma Skorupski c’è) e Zappacosta (33’, Lucumi respinge), ma è decisamente più pericoloso il Bologna, anche in ripartenza. Zirkzee perde il tempo al 19’, ma non al 41’, quando lancia alla perfezione l’ex Orsolini (che si era già visto annullare un gol per fuorigioco) che si mangia Palomino uno contro uno. E per non rovinare la media di una solidità difensiva ormai non più casuale, al 49’ Skorupski cancella anche il possibile 2-1 di Muriel, tentato ormai fuori tempo massimo.

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