Atalanta-Fiorentina 1-2, Zapata non basta: doppietta di Vlahovic

BERGAMO – Prima sconfitta in campionato per l’Atalanta, che a tre giorni dal debutto in Champions League sul campo del Villarreal cede il passo a una Fiorentina coraggiosa e cinica, capace di sfruttare al meglio i due rigori concessi da Marini in una gara che ha visto il Var protagonista assoluto. Tre volte l’arbitro è stato chiamato al monitor, prima per annullare un gol alla Dea e poi per assegnare due penalty, il primo dei due dati ai viola  poi quello che ha consentito a Zapata di accorciare inutilmente le distanze.

Atalanta-Fiorentina 1-2: statistiche e tabellino

Assenze nella Dea, sorprese tra i viola

Senza lo squalificato De Roon e con Muriel e Hateboer in infermeria, Gasperini ritrova Zapata in attacco e gli piazza Pessina e Miranchuk alle spalle con Malinovskyi in panchina. Stessa sorte Ilicic e per Gosens, al quale viene preferito Maehle sulla corsia sinistra (con Zappacosta dall’altro lato) mentre in difesa è assente Demiral e tocca a Palomino completare il trio con Toloi e Djimsiti. Sull’altro fronte diverse sorprese nel 4-3-3 di Italiano: in porta c’è Terracciano al posto di Dragowski, mentre Igor vince il ballottaggio con Nastasic e affianca Milenkovic al centro della difesa. Subito titolare in regia poi il nuovo acquisto Torreira, con Duncan e Bonaventura, ai suoi lati, mentre davanti sono Callejon e Sottil a spalleggiare l’inamovibile Vlahovic.

Rigori e Var: la Fiorentina di super Vlahovic mette ko l’Atalanta

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Rigori e Var: la Fiorentina di super Vlahovic mette ko l’Atalanta

Il Var ‘lancia’ Vlahovic

Ritmi forsennati già in avvio, con Zapata che scalda subito i guanti a Terracciano (2′) e il viola Sottil chiuso da una provvidenziale scivolata in area di Palomino (7′). A fare la partita è però l’Atalanta e la Fiorentina deve ringraziare il Var al 10′, quando l’arbitro viene richiamato al monitor e annulla poi la rete segnata da Djimsiti, giudicando attivo il fuorigioco di Zapata a inizio azione. A complicare i piani di Italiano arriva poi l’infortunio di Venuti, immolatosi per anticipare Pasalic che così colpisce lui invece del pallone (dentro Odriozola al 25′), ma a venirgli in ‘soccorso’ è ancora il Var: sul cross teso dalla sinistra di Vlahovic la palla viene deviata da Sportiello prima e poi da Maehle con la mano, Marini viene chiamato di nuovo al video e dopo aver rivisto le immagini indica il dischetto. Dagli undici metri si presenta lo stesso Vlahovic, che dopo tre minuti di proteste nerazzurre non perde la concentrazione e spiazza il portiere. Gasperini a bordo campo rivede tutto su uno smartphone e non nasconde il suo disappunto, provando poi a invertire la posizione dei due esterni per provare a scardinare la difesa di una Fiorentina che invece tiene e nel recupero, a ridosso del riposo, sciupa addirittura l’occasione del raddoppio con Duncan.

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Bis dei gigliati, a Gasperini non basta Zapata

L’appuntamento con il bis degli ospiti è pero solo rimandato, perché a inizio ripresa Djimsiti aggancia l’ex atalantino Bonaventura e concede a Vlahovic la possibilità del raddoppio: il bomber viola non sbaglia il secondo rigore, cambiando angolo ma superando ancora Sportiello. Sotto di due reti, Gasperini fa allora le sue prime mosse e getta nella mischia Gosens e Malinovskyi (fuori Maehle e Miranchuk) ed è proprio il secondo dei due nuovi entrati a mettere presto davanti alla porta Zapata, a cui sbarra però la strada Terracciano con un intervento super (54′). Passato lo spavento la Fiorentina sembra in grado di gestire il match attraverso il palleggio ma stavolta il Var le si ‘ritorce contro’: Gosens anticipa in area viola Callejon e poi va giù, l’arbitro lascia correre ma viene richiamato per la terza volta al monitor e assegna il terzo rigore della serata, stavolta per la Dea che accorcia così le distanze con Zapata (65′). A voler cambiare qualcosa ora è Italiano, che richiama in panchina Torreira e Sottil per affidarsi ad Amrabat e a Saponara ma ringrazia ancora Terracciano che nega il pari a Zapata (72′) e viene poi ‘graziato‘ da Djimsiti sul prosieguo dell’azione. Nel viola trovano spazio anche Castrovilli e Nico Gonzalez (fuori Duncan e Callejon) ma è nuovamente Terracciano a ergersi a protagonista, respingendo sl colpo di testa di Palomino (servito con il contagiri su punizione da Malinovskyi). Il tempo stringe e nel finale Gasperini si gioca anche le carte Ilicic, Piccoli e Koopmeiners (al posto di Pasalic, Zapata e Pessina), ma trema quando vede Vlahovic sfiorare il tris e impreca nel recupero per una chance non sfruttata da Zappacosta. A far festa è così la Fiorentina che conquista il secondo successo in tre gare e si porta a +2 su un’Atalanta, ferma a quota 4 punti e chiamata ora all’immediato riscatto in Champions League.

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