Atalanta esagerata, 8-2 alla Salernitana! La Dea resta in scia Champions

I bergamaschi schiantano i campani con un primo tempo travolgente: in gol anche Boga, Scalvini, Ederson e Zortea, inutili le reti di Dia e Nicolussi Caviglia. Crisi profonda per la squadra di Nicola

Dal nostro inviato Andrea Elefante

15 gennaio – Bergamo

La forza d’urto dell’Atalanta si scontra con la presunzione (nelle scelte di Nicola) e la mollezza della Salernitana e ne esce un clamoroso 8-2 che rilancia le ambizioni europee dell’Atalanta, proprio alla vigilia della sfida alla Juve (da giocare però senza lo squalificato Koopmeiners) e fa riflettere il club granata sull’operato del tecnico e il suo futuro. Gasperini si coccola il suo arsenale offensivo: Hojlund travolgente, Boga ritrovato con gol e assist, doppietta per Lookman e anche buoni segnali da Zapata. In più i gol di Koopmeiners, Ederson e Zortea: lampi ritrovati della squadra che travolgeva le avversarie. Finalmente anche in casa.

LE SCELTE

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Gasperini conferma la linea difensiva e i due olandesi (De Roon e Koopmeiners) seppur entrambi diffidati, preferisce Zappacosta a Hateboer con Ruggeri confermato sulla sinistra (quattro delle ultime cinque da titolare, è la terza di fila), ma davanti alza il tasso di offensività schierando anche Boga, assieme a Lookman e Hojlund, in un 3-4-3. Nicola risponde con lo stesso assetto, allargando a destra Vilhena, per “accompagnare” Dia e Piatek: l’escluso è Bonazzoli. Poche scelte in difesa: il tecnico non ha Daniliuc e Bronn, non rischia Gyomber, dunque con Fazio ci sono l’ex Lovato e Pirola, che soffriranno molto, ma non più dell’esperto centrale.

PRIMO TEMPO

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La serataccia per la Salernitana si materializza dopo cinque minuti scarsi, quando Boga inventa un dribbling dei suoi, ne semina tre (il secondo con rimpallo) e converge per il tiro, deviato da Pirola. Partita in discesa, la Dea fa quasi subito di tutto per complicarsela e su rinvio lungo di Ochoa, Piatek fa sponda per Dia, che approfitta di uno smarrimento di Toloi per segnare l’1-1. Ma non è la solita Atalanta che accusa il colpo e serve la prima parte del solito show di Ochoa per rinviare il 2-1: il portiere messicano aveva già detto no di piede al 2-0 di Koopmeiners, al 12′ lo nega a Lookman e poi anche a Boga, che aveva colpito di testa ma su azione viziata da fuorigioco. Ma a quel punto si è scatenato il temporale Hojlund, che aveva già reclamato un rigore per fallo di Fazio e nel giro di 20′ ne prende due, tartassando il malcapitato argentino, che non lo tiene mai. Il primo lo realizza Lookman, ma con un tiro difettoso e quasi respinto da Ochoa, il secondo lo sbaglia Koopmeiners, che però rimedia segnando il 4-1 dopo respinta del portiere. Nel frattempo l’Atalanta aveva già allungato al 23′, su corner tagliatissimo di Koopmeiners e colpo di testa di Scalvini a bruciare Coulibaly. Ma l’indemoniato Hojlund non era appagato dai due rigori procurati e anche un po’ indispettito dalla parata di Ochoa – ancora – al 28′, che gli aveva negato la gioia personale. Così, su lancio di De Roon, al 41’si è fatto quaranta metri abbondanti di campo, prima corpo a corpo e poi bruciando Fazio, e infilando poi il 5-1 con un radente di sinistro sull’altro palo.

SECONDO TEMPO

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A poco serve, a Nicola, modificare un po’ l’assetto riportando Vilhena a infoltire il centrocampo. Un sussulto con fuga di Dia sul cui invito Piatek non arriva di un soffio, poi Lookman allunga ulteriormente con una sassata di destro (9° gol in campionato) e la valanga continua a travolgere, fregandosene del 6-2 firmato da Nicolussi Caviglia, ancora attivato da Dia. Gli ultimi due gol sono dell’ex Ederson che piazza all’incrocio e non esulta e di Zortea, su assist di Zapata, con sterzata di qualità. E il non gol non arriva solo perché la traversa nega il 9-2 al sinistro rabbioso di Koopmeiners. Ma la Salernitana era già idealmente sotto lo spicchio dei suoi tifosi, a chiedere scusa.

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