Atalanta, Boga nel mirino per l’attacco

Dribbla, salta tutti, corre sulla fascia e si inserisce in area all’improvviso, scartando e ubriacando le difese: l’ala sinistra Jeremie Boga, asso del Sassuolo nato a Marsiglia ma con passaporto ivoriano, è il primo obiettivo di mercato dell’Atalanta. Perché queste qualità sono quelle-le uniche forse- che mancano al tridente di mister Gian Piero Gasperini.
 
LO BLOCCA MA NON ABBOCCA – La Dea lì davanti può contare su una punta di qualità, Muriel, capace di svoltare le partite con 26 gol a stagione, più tecnico però che veloce. Poi ha Duvan Zapata, un attaccante di peso, che fa perdere le energie ai difensori, ruba palla e inventa i varchi: sotto porta però, non sempre sono gioie. Negli ultimi anni ha perso qualche zecchino dal bottino stagionale (28 reti il primo anno, poi sempre e solo 19), e non è un caso se in Copa America si è fatto notare più per altre qualità che per i gol (solo uno e dal dischetto). Malinovskyi e Miranchuk hanno il mancino, Lucho ha il guizzo, Zapata ha il fisico, Boga tutto il resto: gamba, qualità e velocità da piazzare sull’esterno sinistro del fronte offensivo, la giovinezza dei classe 1997, l’estro e il piede destro, l’abilità a sorprendere e superare l’avversario, scappando lungo l’out, la rapidità nelle ripartenze, e poi completa 5 dribbling in media a match. Però costa caro, e non solo perché è esploso al Sassuolo. Ma perché la bottega neroverde, intuendo il bilancio positivo e le ultime plusvalenze dell’Atalanta, si è concessa il lusso di alzare il prezzo. I Percassi lo sanno, per questo prendono tempo: 25 milioni è una cifra esagerata per l’esterno sinistro (che deve migliorare in fase realizzativa, solo 4 gol e 2 assist nell’ultima Serie A), un tentativo del club neroverde di scucire 5 milioni in più a chi, solo sulla carta, può permetterselo, consapevole del forte interesse bergamasco per il re del dribbling. Ma la Dea non abboccherà, attendista.
 
LA STRATEGIA- Se il Nizza (lontanissimo dal sogno Champions di Boga) non offrirà più dei 20 milioni nerazzurri, al limitare del 31 agosto l’Atalanta tenterà il colpaccio a un altro prezzo. Anche perché, nel mentre, aspetta e spera di ricevere la telefonata più importante, quella con prefisso 06. La Lazio ha messo in pausa l’interesse per Josip Ilicic, sì, ma anche per l’ex numero 1 della Dea Pierluigi Gollini, rimpiazzato da Juan Musso. Se i biancocelesti non sono più così sicuri di cedere Strakosha, i vicini di casa della Roma potrebbero sbloccare l’esubero in casa Atalanta: con la firma di Rui Patricio, il Wolverhampton ha ufficialmente uno slot libero, da riempire proprio col rapper con i guanti, che la Premier la conosce già bene grazie all’esperienza giovanile con lo United e alla stagione nell’Aston Villa. Tra fantasista e portiere, la Dea raccoglierebbe tra i 25 e i 30 milioni, ed ecco pronta l’offerta per Boga. 
 
GLI ALTRI OBIETTIVI- Con un avanzo, da spendere in parte per Teun Koopmeiners, il famoso vice de Roon di cui si parla da mesi, se non da anni.  Anche qui la trattativa è in corso, ma il giocatore ha già detto di sì: si attende la stretta di mano con l’AZ Alkmaar, che potrebbe abbonare 5 milioni (ok ai 15 offerti dalla Dea), ma è solo questione di tempo. Perché Time is money, un proverbio che non vale per Tomiyasu: il difensore del Bologna, per caratteristiche e qualità, è ben lontano dai 25 milioni richiesti. La Dea lo lascia volentieri al Tottenham. Erlic non dispiace, ma prima c’è da risolvere un caso diplomatico tra Spezia e Sassuolo.

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