Associazione italiana osservatori calcistici: in difesa di chi scova il talento

Aioc: Associazione italiana osservatori calcistici. Si chiama così l’organizzazione nata da poco ma costituita da figure esperte del settore, unite dalla voglia di favorire lo sviluppo di una categoria fondamentale nel mondo del calcio. La “O” del logo, avvolta dai colori della bandiera italiana, rappresenta il lavoro alla scoperta del talento. Quel lavoro quasi mai “da copertina” che però regala tante gioie a società e tifosi quando vedono sbocciare, nella rosa della loro squadra del cuore, un nuovo campione. Il presidente dell’Aioc è Carlo Jacomuzzi, che il calcio lo conosce a 360 gradi essendo stato prima giocatore (Torino, Sampdoria e Verona tra le altre), poi dirigente (Novara, Roma, Napoli, Atalanta) e ora osservatore di livello internazionale (Juventus, Roma, Parma, Fiorentina, Genoa, Chelsea, Everton).

Lo spirito e gli obiettivi dell’associazione

Il 2020 e’ stato un anno complicato per la categoria degli osservatori calcistici, un anno che ha generato difficoltà nel poter esercitare efficacemente la professione e in molti casi dato origine a problematiche contrattuali. In risposta a tali complicazioni, un gruppo di osservatori professionisti che vanta anni di esperienza ai massimi livelli, ha reso realtà il desiderio di tanti colleghi creando un network di associati finalizzato allo scopo comune di favorire la crescita professionale ed ottenere il pieno riconoscimento da parte delle istituzioni calcistiche. Aioc si pone come associazione di riferimento puntando al riconoscimento da parte di C.O.N.I. e F.I.G.C., costituendo un albo degli osservatori calcistici professionisti nazionale. Senza dimenticare l’ambizioso target di definire insieme alle istituzioni un contratto federale al fine di tutelare i lavoratori della categoria. Per ottenere tali risultati, l’associazione sarà proattiva nel collaborare in sinergia con F.I.G.C. e Settore Tecnico.

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