Con Calhanoglu e Barella squalificati, tocca all’albanese e all’azzurro, poche volte titolari in questo 2023-24. Inzaghi ha fiducia in loro e si aspetta una risposta importante
28 gennaio – 09:48 – MILANO
I precedenti stagionali non sono propriamente incoraggianti, perché nelle due volte in cui hanno giocato insieme titolari non è mai arrivata la vittoria, ma l’Inter e Simone Inzaghi hanno piena fiducia in Asllani e Frattesi, sostituti degli squalificati Calhanoglu e Barella per la gara contro la Fiorentina di stasera. Compito improbo per entrambi, visto che prendere il posto del miglior regista d’Europa e di una delle migliori mezzali dei principali campionati del Vecchio Continente non sarà semplice, ma alla Pinetina e in viale della Liberazione sono convinti che Kristjan e Davide sapranno rispondere presenti e sfruttare la loro occasione. Nel corso delle ultime due sessioni estive di mercato, Asllani e Frattesi sono stati (insieme a Pavard) gli unici investimenti di un certo peso fatti dal club: il primo è stato acquistato in prestito con obbligo di riscatto per 14 milioni più 2 di bonus, il secondo è stato pagato più del doppio, ovvero 33 milioni più bonus. Entrambi hanno giocato poco, ma rappresentano il futuro: soprattutto Frattesi, alter ego di Barella e presenza fissa nei convocati del c.t. azzurro Luciano Spalletti.
INSIEME… QUASI MAI
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Nelle ultime 13 giornate di campionato in mezzo al campo Inzaghi ha sempre schierato il terzetto formato da Barella, Calhanoglu e Mkhitaryan e ha dato spazio ad Asllani e Frattesi a partita in corso. Dal primo minuto i due sono stati titolari due volte: in Champions contro Benfica, nel ritorno allo stadio Da Luz, e negli ottavi di Coppa Italia, a San Siro contro il Bologna. Due incontri non memorabili a livello di risultati e prestazioni visto che in Portogallo è arrivato un 3-3 frutto della rimonta nella ripresa (3-0 per i padroni di casa al 45′), mentre contro i rossoblù c’è stata l’eliminazione dalla Coppa nazionale dopo i supplementari. In totale Asllani e Frattesi sono stati in campo nello stesso momento in 15 partite, ma si è trattato nella stragrande maggioranza dei casi di spezzoni, nel finale di incontro. Con il punteggio già messo al sicuro.
TITOLARISSIMI
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L’albanese giocherà la gara numero 4 da titolare della sua stagione. Finora ha messo insieme 19 presenze ed è stato in campo 448 minuti. Il dato in Serie A è quello che colpisce di più: stasera sarà per la prima volta nella formazione iniziale dopo 11 spezzoni per un totale di 154′. È stato più coinvolto rispetto all’inizio della scorsa stagione, la prima con la maglia dell’Inter, ma deve fare comunque i conti con la realtà ovvero avere davanti a sé un intoccabile con Calhanoglu. Anche se la dirigenza è contenta di lui e dell’investimento fatto, non può essere scartata l’ipotesi che a giugno sia l’ex Empoli a chiedere di essere ceduto per avere più spazio e continuare il processo di crescita. E Frattesi? Inzaghi lo considera il dodicesimo uomo, il primo cambio delle mezzali, ma non (ancora) una soluzione dal primo minuto. Almeno in campionato. Anche i suoi numeri sono emblematici: finora è stato titolare 6 volte, mentre le presenze sono 26. In Serie A il dato è ancora più emblematico: è partito nell’undici titolare una sola volta, il 24 settembre a Empoli (dalla Toscana… alla Toscana), nelle 18 presenze collezionate (366′). Il ruolo di riserva sta un po’ stretto al romano, ma anche lui sapeva che il rischio di sedere spesso in panchina, alla prima stagione interista, era concreto. È stato comunque bravo a meritarsi diverse occasioni e a segnare 4 gol, tra i quali quello decisivo per la pesantissima affermazione contro il Verona di inizio 2024 e quello del 3-0 nella semifinale di Supercoppa Italiana contro la Lazio.
AMICI
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Frattesi e Asslani sono molto amici e tra i due gli scherzi, anche via social, sono frequenti. Il legame li aiuterà a rendere su un campo obiettivamente difficile e contro un avversario affamato di punti per riprendersi il quarto posto? Alla Pinetina non hanno dubbi sul fatto che stasera quei due reggeranno la pressione perché a livello di personalità e preparazione fisica danno assolute garanzie. I dati raccolti in allenamento certificano che sono pronti; i colloqui avuti con Inzaghi e i membri del suo staff hanno confermato che sono animati da una notevole voglia di mettersi in mostra. Di fatto per entrambi si tratta di un’occasione d’oro per lanciare un segnale: il calendario di febbraio e marzo è molto fitto e ci potrebbe essere bisogno di far rifiatare i titolarissimi soprattutto nelle settimane che separeranno le due sfide degli ottavi di Champions contro l’Atletico Madrid (20 febbraio e 13 marzo). Fare bene a Firenze, oltre che ripotare l’Inter al primo posto in classifica, può cambiare la stagione sia di Asllani sia di Frattesi. Occasioni simili in nerazzurro non ne capitano molte.
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