Asllani: “Brozovic? Posso imparare tanto da lui. Milano, il mio presente e futuro”

Le parole del centrocampista: “Non ho mai avuto un idolo ma ho ammirato diversi giocatori per tempra e tecnica, da Sneijder a Pirlo”

Kristjan Asllani, centrocampista dell’Inter, ha parlato ai microfoni del MatchDay Programme di Inter-Spezia. Queste le sue dichiarazioni: “Ci sono tante persone che hanno contribuito alla mia crescita, che hanno arricchito la mia vita. La mia famiglia in primis e poi le persone che ho avuto la fortuna di incontrare sul campo, allenatori come Andreazzoli che mi ha dato la fiducia e la possibilità di esprimermi, Romagnoli che è stato un punto di riferimento per me e Ujkani che mi hai dato tantissimo in tutto. Ora ho la fortuna di giocare con Brozovic che è un giocatore da cui posso imparare molto.

Credo che quello che mi ha dato una spinta in più nella mia carriera sia stata la passione che ci ho sempre messo, è qualcosa che ti permette di superare ogni ostacolo per realizzare i tuoi obiettivi, i tuoi sogni. Ho sempre lavorato forte e la determinazione mi ha aiutato ad andare avanti passo dopo passo Empoli è stata una città importantissima, li ho trascorso 13 anni della mia vita e sono cresciuto come uomo giocatore e poi c’è Milano, il posto in cui sono arrivato, questa città rappresenta il mio presente il mio futuro.

Non ho mai avuto un idolo ma ho ammirato diversi giocatori per tempra e tecnica, da Sneijder a Pirlo. L’insegnamento più importante che mi sono portato con me quello di rimanere umile, con i piedi ben fissati a terra. Il goal più importante per me è stato proprio quello che ho segnato a San Siro contro l’Inter la scorsa stagione, è stata la mia prima e unica rete in serie A e il primo goal non si scorda mai.

Ora faccio parte di questa squadra, quindi sicuramente è strano ma quel goal fa parte del percorso che mi ha portato fino a qui. In quell’occasione ho controllato il lancio lungo di Fiamozzi e tirato di destro. La mia prima rete (non ufficiale) con l’Inter invece è arrivata nell’amichevole contro il Monaco, anche quel goal è stato incredibile, li sono andato di sinistro dopo la ribattuta del portiere e poi mi sono goduto la reazione del pubblico nerazzurro. Da tifoso interista sentire pronunciare il mio nome è stata una grande emozione”.

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