Ascoli, operazione Parma: Bellusci guida l’assalto

ASCOLI – Nel weekend calcistico ormai alle porte anche Cristian Bucchi andrà ad aggiungersi al club degli allenatori “speciali” di Serie B. Con AscoliParma di sabato il tecnico classe 1977 taglierà il traguardo delle 100 panchine nel campionato cadetto, che – contando regular season e playoff – sono il frutto di 44 gettoni collezionati con il Perugia, 38 con il Benevento, 12 con l’Empoli e, infine, 5 con il Picchio in questo inizio di stagione. Nella testa dell’allenatore reduce dall’esperienza in Serie C con la Triestina, tuttavia, c’è sicuramente ben altro in questo momento.

Brusca frenata

Il suo Ascoli, dopo un inizio sprint con 7 punti raccolti nelle prime tre partite, vuole infatti riprendere a correre dopo aver rallentato il proprio percorso negli ultimi due impegni, a livello di risultati e anche di prestazioni. Se lo 0-0 contro il Cittadella del 3 settembre aveva mostrato i primi piccoli motivi di preoccupazione, anche nella sconfitta di Perugia – primo disco rosso stagionale – è apparso chiaro come le cose da migliorare siano ancora parecchie. Non potrebbe essere altrimenti, comunque, per una squadra che sta provando a costruire un’identità tattica diversa rispetto alla gestione Sottil.

Gara sentita

Motivo di interesse per lo staff tecnico in questi giorni è, in particolare, l’inconcludenza offensiva. Il discorso, ovviamente, non comprende il grande inizio di stagione di Gondo, punto fermo nell’undici ascolano e capocannoniere della cadetteria. Poi gli infortuni. L’Ascoli ha perso per almeno tre mesi un leader come Leali e per gran parte della stagione Gnahoré, centrocampista arrivato negli ultimi giorni del mercato per sostituire Saric andato al Palermo. Due assenze sicuramente pesanti, soprattutto la prima, tanto da aver reso necessario l’intervento sul mercato degli svincolati con l’innesto dello svizzero Baumann. A ciò si è andato ad aggiungere qualche problema muscolare, tegola che in questo periodo della stagione sta riguardando parecchie compagini. Tra queste, anche il Parma prossimo avversario che arriverà al “Del Duca” orfano di pedine importanti come Ansaldi e Mihaila. In vista del match di sabato contro i crociati ed i suoi big (in primis Buffon che lo scorso anno attirò non pochi spettatori al “Del Duca”) in casa Ascoli ha parlato Bellusci, non risparmiando qualche commento sulle eccessive critiche recenti: «Dobbiamo migliorare la cattiveria sotto porta, non basta il possesso palla. Per questa piazza è imprescindibile l’alchimia tra tutte le componenti come successo nella passata stagione, dobbiamo remare tutti dalla stessa parte. Possono esserci momenti negativi, dobbiamo essere lucidi e mantenere l’equilibrio». Ascoli e Parma è da sempre una partita moto sentita, fin dalle antiche sfide in Serie C, prima che entrambe spiccassero il volo verso la B e poi la A. L’Ascoli lo fece nel 1972 lasciandosi alle spalle proprio gli emiliani, il Parma fu promosso l’anno successivo.


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