Ascoli, l’ex Kragl punta Nesta

ASCOLI – Valerio Bertotto, tecnico dell’Ascoli all’esordio in B, nel suo piccolo ha già dimostrato di meritare le categoria, ora però c’è la prova del nove. Per superarla serve la 1ª vittoria e lui non si farà scrupoli nel cercarla dovunque, anche nella tana del quotato Frosinone. Eh già, sabato allo “Stirpe” per la compagine bianconera ci sarà l’ennesimo crash test, dopo aver affrontato nelle precedenti due giornate Brescia e Lecce, raggranellando un buon punto nella prima uscita e niente con i salentini. In questi 180’ i marchigiani hanno dimostrato una certa versatilità, tenendo sempre bene il campo e fornendo una discreta identità. Ovviamente non sono mancati i momenti di difficoltà, però senza un’esposizione plateale a turbolenze varie. In sintesi, considerando che si tratta di un organico rivoltato come un calzino rispetto al precedente – quindi con tutte le attenuanti generiche del caso – i prodromi di un’operazione-sorpresa ci sono proprio tutti.

PROVA VERITA’ – Poi, però, le buone sensazioni vanno tradotte nella pratica, perciò la trasferta laziale ha un significato molto più profondo di quanto potrebbe apparire. Bertotto contro Nesta, una suggestione già vissuta quando i due si affrontavano da avversari in serie A. Come calciatori, in fondo, non c’era partita, con Nesta nettamente più blasonato, ma… le cose cambiano e sulle panchine si potrebbe scrivere un’altra storia. Perciò, anche se il tecnico frusinate è in vantaggio, Bertotto rappresenta la novità, quindi… attenzione a sottovalutarlo. Il presupposto è che l’Ascoli, nonostante una rosa fiorente, registra assenze che rappresentano una criticità evidente, anche se nessuno si fascia la testa. Men che meno Bertotto. Anzi l’indisponibilità certa di Buchel, quelle probabili di Saric e Avlonitis (al massimo in panchina) e l’assenza in settimana dei ragazzi impegnati con le rispettive nazionali (Tupta rientrerà solo oggi), gli daranno la possibilità di sperimentare uno scacchiere inedito, partendo dal modulo 4-3-3, ma senza escludere la possibilità del passaggio a una difesa a tre, magari in corso d’opera.

L’IMPATTO DI OLIVER – In ogni caso, senza girarci troppo intorno, la curiosità verte soprattutto sulla posizione di Oliver Kragl, arrivato come ciliegina sulla torta nell’ultimo giorno di mercato, l’elemento che può spostare gli equilibri. Ebbene, il tedesco, che tra l’altro sarà della partita in configurazione da ex (è stato al Frosinone nel 2016/2017), potrebbe essere utilizzato come esterno alto nel tridente offensivo. Sì, proprio lui che nel Foggia e nel Crotone agiva da terzino… anche se poi si distingueva non per i movimenti tattici, ma per il suo mancino al fulmicotone. Indi per cui la logica vuole che sia il più vicino possibile alla porta avversaria, dal momento che non si vive di soli calci di punizione… . Una scelta logica, se sarà così, ma anche diversamente presumiamo che Bertotto sappia come utilizzarlo a dovere. Lui e tutti gli altri.

Precedente Italia, Mancini:"Gara dura, dispiace non aver vinto" Successivo Mazzitelli: Pisa contro tutti alla pari. A Salerno per giocarcela

Lascia un commento