Arthur-Bentancur mediani, Cuadrado a sinistra: Pirlo disegna la nuova Juve

Il nuovo tecnico sta ancora plasmando la sua squadra, con punti fermi come la difesa di Chiellini, Bonucci e Danilo e un attacco con tanti esperimenti in corso intorno a CR7

Matteo Nava @NavMatteo

7 ottobre – Milano

I giocatori della Juventus inseriti nella lista Champions sono 23, senza l’escluso Sami Khedira, con il quale la società non ha trovato un accordo prima della chiusura della sessione di calciomercato. Considerando che i portieri sono tre, si tratta in sostanza di due giocatori per ruolo, anche se il gruppo in mano a Pirlo è ancora una squadra non totalmente definita nei ruoli e nelle gerarchie, una realtà fluida che deve trovare la sua forma migliore: due partite ufficiali sono troppo poche e l’allenatore ha bisogno di ancora un po’ di tempo per comprendere come saranno i suoi bianconeri. Detto ciò, si può tentare il gioco di capire chi sono i momentanei titolari e le immediate alternative e in quali ruoli del campo le gerarchie sono più definite o ancora sfumate.

Dietro

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In una situazione nel complesso tuttora enigmatica, il reparto con meno dubbi è il portiere. Tra i pali il titolare continuerà a essere Szczesny, con Buffon pronto a far rifiatare il polacco quando l’alternanza campionato-Europa si farà troppo incalzante. Per Pinsoglio è pronto il ruolo di collante dello spogliatoio e la manciata di minuti che gli viene data di diritto all’ultima giornata, a patto che i giochi siano chiusi e che servano per iscrivere il suo nome tra i vincitori dello scudetto. ell’infausto caso di infortuni tra i pali, lui è comunque pronto.

Per la difesa conviene per adesso immaginare uno schieramento a 3, quello scelto nelle prime uscite da Pirlo: Danilo a destra, Chiellini a sinistra e Bonucci in centro. Il brasiliano permette lo scivolamento a destra quando nelle situazioni di gioco si difende o imposta a 4, così come farebbe specularmente Alex Sandro nella posizione di centro-sinistra. Demiral ha fatto poi vedere buone cose a tratti nella scorsa stagione ed è un’alternativa ai titolari, mentre De Ligt è in infermeria: per questo motivo non figura attualmente tra i primi undici, ma sarà difficile vederlo in panchina, vista la crescita esponenziale dello scorso anno (e considerato l’investimento economico del club della scorsa estate). Un “parco difensori” che ben si adatta anche alla difesa a 4, con l’inclusione di Cuadrado e Frabotta che per adesso localizziamo sugli esterni di centrocampo.

La mediana

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Le coppie attualmente sperimentate sono state quella tutto muscoli Rabiot-McKennie e quella più estro e qualità Arthur-Bentancur. Saranno loro, verosimilmente, i quattro giocatori che si contenderanno le due maglie in mezzo al campo, con la possibilità di arretramento di Ramsey in caso di necessità. Il francese e lo statunitense hanno ben figurato all’esordio contro la Sampdoria, ma le evidenti difficoltà di fraseggio con un’avversaria più provante come la Roma hanno lasciato intendere che i due sudamericani siano i candidati ad avere la prossima chance (e infatti figuravano come titolari nella formazione “ufficiale” anti-Napoli). Il Bentancur migliorato in questi anni scalderà difficilmente la panchina nei match più delicati e l’Arthur intravisto contro la Roma ha potenziale per affiancarlo, bizze permettendo.

Sulle fasce

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Sugli esterni la situazione è meno decifrabile, perché la squadra non si è rinforzata sul mercato sull’out di sinistra, mentre a destra ci sono almeno 5 giocatori candidabili per la posizione. Danilo e Alex Sandro sono inseriti per adesso nei trittici difensivi mentre Kulusevski, già schierato largo a destra, è sembrato troppo lontano dalla porta per esprimere il suo meglio. In quella posizione sembra logico aspettarsi l’ultimo arrivato Chiesa, forte di un investimento di mezzo centinaio di milioni di euro. Alle sue spalle il precursore Bernardeschi, un altro che potrebbe però essere provato sull’altro lato del campo. A sinistra con il Napoli era stato invece pensato Cuadrado, nonostante una vita a destra. La velocità del colombiano può tornare utile anche in quella parte del campo, anche se la tendenza sarà meno quella di arrivare sul fondo e guardare in area, e più quella di tagliare il campo e tentare la conclusione o il dialogo stretto. Più calato nel suo ruolo sarebbe invece Frabotta, che tutto sommato non ha sfigurato quando impiegato, tra corsa, determinazione ed efficacia.

Di raccordo

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Proprio perché a destra non è parso totalmente a suo agio, Kulusevski sembra il giocatore leggermente in vantaggio nella posizione di trequartista. Sarebbe alternabile con Dybala (ipotetico titolare più avanti) o con Ramsey, rinato con Pirlo nel ruolo di collegamento tra centrocampo e attacco. Lo svedese e il gallese sembrano al momento i candidati a giocarsi la maglia in questa posizione, in un ballottaggio che muterà le sue percentuali anche in base alle prestazioni degli stessi giocatori.

Con CR7?

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Ronaldo ovviamente non si discute e il 22° Portanova figura alle sue spalle proprio in caso di necessità, comunque quarto nelle gerarchie (anzi, quinto, dopo Kulusevski). A fianco del portoghese, però, al momento verrebbe premiato il feeling con Dybala maturato soprattutto nell’ultima stagione: la classe dell’argentino è fuori discussione e un posto in campo dovrebbe sempre averlo, che sia davanti o un passo indietro. Partirebbe invece momentaneamente in panchina il redivivo Morata, un po’ perché è appena arrivato e un po’ perché contro la Roma non ha entusiasmato, con diverse attenuanti. E in realtà un po’ perché in questa rosa la concorrenza è altissima per tutti e qualcuno tra quelli “a disposizione” deve pur sempre figurare, con i cinque cambi ad attenuare a loro volta i musi lunghi degli esclusi.

Varianti

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Si è fatto questo gioco pensando al camaleontico 3-4-1-2 visto finora, anche se ci sono dei giocatori che appaiono fuori ruolo. Vale quindi la pena accennare a qualche variante tattica. In caso di difesa a 4, i centrali puri sarebbero esattamente due per posizione (Bonucci, Chiellini, De Ligt e Demiral), con le posizioni di terzino occupabili da Danilo e Cuadrado a destra e da Alex Sandro e Frabotta a sinistra, tutti a loro agio. In caso di tridente, invece, Pirlo avrebbe diverse soluzioni. In centro Morata sarebbe il prescelto con Portanova come vice, anche se Ronaldo potrebbe benissimo farlo (se volesse) e Dybala conosce il copione, pur leggermente snaturato. Largo a sinistra o lo stesso CR7 o un Cuadrado a piede invertito, anche se molti altri possono essere adattati in quella posizione, sempre ammesso che si riesca a spostare il portoghese dalle sue mattonelle. A destra, la ressa: Chiesa, Dybala, Cuadrado, Bernardeschi, Kulusevski. In ordine sparso. Insomma, sia gara per gara che nel corso di una stessa partita, Pirlo ha la possibilità di modellare a suo piacimento questa rosa, ma deve anche capire come mettere tutti nelle condizioni di rendere al massimo. E non è un compito da prendere sottogamba. È vero che teoricamente l’allenatore ha a disposizione due giocatori per ruolo, ma concretamente le opzioni sono molte, molte di più.

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