Argentina, notte da infarto. Boca campione, il Racing si butta via

TORINO – Una notte da infarto, un’altalena folle di emozioni, dal 1′ al 95′. Il Boca Juniors è campione d’Argentina: per il Xeneize è la stella numero 73 sul suo glorioso scudo ma conquistarla non è stato per nulla agevole. La squadra di Hugo El Negro Ibarra affrontava a La Bombonera l’Independiente con un vantaggio di un punto in classifica sul Racing Club che riceveva il River Plate. Un duello a distanza che vedeva coinvolte 4 delle 5 grandi del calcio del Paese, una sfida avvincente che ha fatto completamente saltare i canoni del concetto di rivalità storica. Ci avevano pensato Ricardo Enrique Bochini e Sergio El Kun Agüero, due miti del Rojo, a incendiare l’ambiente alla vigilia: «Bisogna battere il Boca, se poi festeggia il Racing amen», questo il succo delle dichiarazioni. L’essere anti Boca sopra a tutto, anche sopra a un odio atavico tra due tifoserie che condividono lo stesso quartiere, Avellaneda. L’essere anti Boca è più potente anche di due stadi che distano l’uno dall’altro poche decine di metri.

Colpo su colpo

Ci prova l’Independiente a rovinare l’atmosfera di una Bombonera bellissima e lucente, piena all’inverosimile e che ribolle amore. Al 29′ l’errore è di Advíncula che stende in area Lucas Rodríguez: per l’arbitro Herrera è rigore, che Leandro Fernández trasforma. Manco il tempo di annotarlo sul taccuino che il Boca trova l’1-1: punizione di Romero, testata di Pol Fernández che spedisce il pallone sul secondo palo, dove Álvarez non può arrivare. Al Cilindro, intanto, tra Racing e River succede pochino e i due match vanno al riposo entrambi in parità.

Dalla disperazione alla gioia

La ripresa inizia con altre emozioni forti a La Bombonera: al 4′ Sebastián Villa firma il 2-1 con una punizione splendida e 7′ dopo si blocca il match anche al Cilindro, con il rigore di Matías Rojas che porta avanti il Racing Club e ridà speranza alla banda del Pintita Gago. Finita qui? Macché, il bello deve ancora venire: al 34′ il colombiano Borja segna l’1-1 del River e solo 120” dopo l’Independiente fa 2-2 con un gol di testa di Nicolás Vallejo da azione di calcio d’angolo. I minuti scorrono e al 45′ ecco il fotogramma che cambia la storia: l’arbitro Echavarria fischia rigore per il Racing. Se segna, l’Akademia è campione: sul dischetto va Jonathan Galván, ma Franco Armani para. C’è tempo ancora, al 50′, per l’1-2 del River ancora con Borja. Al Cilindro è il gelo, a La Bombonera si festeggia un altro titolo, un’altra stella. Il Boca è campione. Anche grazie al River.

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