Arbitri nel caos: Aia, ipotesi commissario esterno

Otto giorni, sempre ché non avvenga qualcosa prima. Lunedì 19 dicembre si svolgerà il Consiglio Federale che ha, all’ordine del giorno, la «Situazione dell’Associazione Italiana arbitri: provvedimenti conseguenti». Al di là delle specifiche contestazioni, contenute nell’atto di chiusura indagini federali nei confronti del Presidente Trentalange (e che i vertici arbitrali contestano, precisando che si tratta solo di audizioni di quattro ex dirigenti dell’AIA), quello che preme molto in via Allegri è la situazione dell’Assoarbitri in generale. La vicenda D’Onofrio, fanno notare dalle segrete stanze, ha dimostrato l’incapacità dell’attuale governance di gestire l’AIA, di avere poca credibilità, più impegnati a rese dei conti interne che ad altro.

Caso D’Onofrio, ecco chi è che pagherà

In caso di commissariamento, verrà scelto o un ex arbitro (girano i nomi di Rizzoli e Rosetti) avulso dalla faida Nicchi-Trentalange (difficile trovarlo) oppure un mister X esterno a quel mondo, che possa restituire unità. Il 19 c’è più dell’ipotesi commissariamento visto che Trentalange non ha alcuna intenzione di dimettersi (e così anche i suoi fedelissimi). L’AIA ha convocato per il 14 (mercoledì) un Comitato Nazionale allargato. Quattro punti, ma è l’ordine che ha stupito chi ne sa di più: le «comunicazioni del presidente», solitamente il secondo dopo l’approvazione del verbale della riunione precedente, è stata posposta alle «proposte di modifica del regolamento dell’AIA». Bolle qualcosa in pentola? 

Lotito e Trentalange, faccia a faccia all'uscita del Consiglio federale

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