Apre il bazar Europeo: CR7, Ramsey e gli altri in vetrina. La Juve futura parte da qui

L’esordio negativo di Demiral, possibile sacrificio in nome delle plusvalenze, è il simbolo di rischi e opportunità della visibilità della competizione. Tra giocatori in uscita, come il gallese, e altri che potrebbero finirci, dalla manifestazione passano le prime mosse nella costruzione della Signora del domani

I conti da abbellire entro il 30 giugno, il tesoretto da trovare per avere le risorse per il mercato e la tempistica dell’Europeo impongono alla Juve di partire dalle uscite, anche per definire meglio i confini del margine per operare in entrata. Così, prima ancora di una pausa di consigli per gli acquisti, perché sui profili che interessano non c’è certo bisogno di vederli all’opera adesso, l’Europeo diventa una vetrina del negozio Juve, in cui la Signora mette in mostra la merce. Sperando che non si riveli un boomerang che la fa deprezzare.

DEMIRAL PARTENZA FALSA

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È il rischio, per essere chiari, che si corre con Merih Demiral, con cui averlo nella massima vetrina possibile, la partita d’esordio dell’Europeo, non è andata benissimo. Arrivato dal Sassuolo per farne il dopo-Chiellini, nei piani bianconeri futuri il turco c’è, ma le necessità di bilancio impongono di considerare l’eventualità di una sua uscita al giusto prezzo per un ragazzo costato 18 milioni e dunque destinato a essere una plusvalenza. Aveva riscosso interesse in Premier League, piace a Tottenham ed Everton, ma questo inizio di Europeo con autogol non aiuta né lui, né loro, né i conti della Juve: il suo valore non è certo aumentato. L’auspicio bianconero è che vada meglio con Aaron Ramsey, in campo oggi contro la Svizzera.

VEDIAMO RAMSEY

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La cessione del gallese non può non essere tra gli obiettivi dell’estate, ghiotta occasione per i conti (per il ricchissimo ingaggio da cui alleggerirsi e soprattutto perché, arrivato a zero, sarebbe una plusvalenza totale) al prezzo di un giocatore che a livello tecnico non è riuscito a ritagliarsi la sua dimensione in bianconero. E che per primo si vede in uscita: “Le ultime due stagioni sono state molto difficili, frustranti, non solo punto di vista fisico – ha detto alla vigilia dell’Europeo -. In nazionale invece sono contento di avere un team che mi segue passo passo: mi capiscono, sanno di cosa ho bisogno. Almeno adesso ho le persone giuste intorno a me e poi farò di tutto per tornare in posto dove possa sentirmi di nuovo bene e avere fiducia”. Le sue ultime stagioni non hanno esattamente creato la fila fuori dalla porta: in passato si è parlato di Crystal Palace e West Ham. In ogni caso, tutto di guadagnato.

IMPREVISTI E PROBABILITA’

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Poi ci sono da mettere in conto le dinamiche inattese, o comunque non cercate. Nonostante tante voci invernali, legate al rendimento scostante ma per forza di cose anche all’ingaggio top, a oggi non è sul mercato Adrien Rabiot, per come ha finito la stagione e per il ruolo che può avere con Allegri. Ma come si fa a escluderne l’uscita se un Europeo da protagonista nella nazionale più importante ne facesse salire il valore a prezzi interessanti, soprattutto per un altro giocatore arrivato a parametro zero, e quindi tutto plusvalenza? Scenario ancora più improbabile ma impossibile da escludere: i 40 milioni investiti su Dejan Kulusevski ne fanno un giocatore che difficilmente avrebbe senso cedere, a meno di una cifra ben superiore per farne una plusvalenza meritevole della rinuncia. Ma nulla come la vetrina di un Europeo sfruttata nella maniera migliore può far esplodere il valore di un 21enne con un futuro da predestinato.

JACKPOT CRISTIANO

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E poi c’è la più pregiata di tutte le merci, Cristiano Ronaldo. Che per carriera, pedigree e status non ha certo bisogno di mettersi in mostra. Ma un po’ sì, perché niente come tornare a splendere sul massimo palcoscenico continentale (dopo il flop dell’ultima Champions League) può rinfocolare gli appetiti di eventuali spasimanti interessati ma non ancora rapiti, dal Manchester United al Paris Saint Germain, fino a scenari al momento non percorribili di ritorno al Real Madrid. In fin dei conti se ci si è ridati appuntamento alla fine dell’Europeo è perché è fisiologico attendersi che certe situazioni possano maturare solo nel frattempo. Aiutate da quello che dirà il campo.

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