Applausi, cori, lo striscione. E Gazidis si commuove

L’a.d. rossonero è tornato al Meazza dopo l’assenza per le cure a New York. L’affetto della gente rossonera lo ha toccato profondamente

Mano sul cuore. Mani che applaudono. Mani che stringono il viso per l’emozione. Anzi, più di emozione. Per Ivan Gazidis il ritorno a San Siro è stato commozione. Con tanto di occhi lucidi perché se era già forte la sensazione che dava rimettere piede al Meazza dopo lunghi mesi, figurarsi sentire gli applausi, i cori dei tifosi rossoneri e anche uno striscione esposto in curva Sud: “Coraggio e tenacia, ad Ivan Gazidis un caloroso bentornato a casa”.

Affetto

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L’a.d. rossonero è stato (ri)accolto con grande affetto dal popolo milanista. Un po’ perché, dopo la freddezza iniziale della gente rossonera – dirigente straniero, rappresentante di una proprietà poco “tangibile” –, il Milan di Elliott, fondo che Gazidis rappresenta all’interno del board, è decollato e ha iniziato a volare. Ma anche, e soprattutto, perché l’a.d. rossonero sta combattendo una battaglia contro il carcinoma alla gola, che fino a pochi giorni fa l’ha costretto a restare a curarsi a New York. Gazidis però, anche durante la convalescenza e le cure, ha sempre fatto arrivare messaggi di affetto per il mondo rossonero, e in parte è anche riuscito a lavorare. Fino al suo ritorno in Italia, qualche giorno fa, e a San Siro ieri. Quel punto interrogativo negli sguardi e nei commenti dei tifosi datato dicembre 2018, in tre anni si è trasformato in affetto e stima. Significa aver lavorato bene.

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