Aouar-Roma, prove di trattativa. Appuntamento segreto a Pasqua?

Il primo contatto con il centrocampista del Lione risale a un anno fa: domenica scorsa il giocatore sarebbe arrivato nella Capitale (da Trigoria nessuna smentita…)

Un corteggiamento iniziato un anno fa. La Roma e Houssem Aouar si sono studiati, inseguiti e aspettati reciprocamente per una stagione e adesso stanno pensando di incrociare i propri destini. Perché negli ultimi due giorni la voce della presenza nella Capitale del centrocampista del Lione – con contratto in scadenza a giugno – si è diffusa a macchia d’olio. E non è stata smentita da Trigoria. Anzi. Dal centro tecnico giallorosso l’interesse per il calciatore non viene nascosto. Il classe ‘98 viene descritto come un profilo profondamente apprezzato dalla dirigenza romanista, in più il fatto di poter essere ingaggiato senza costi di cartellino lo rende un giocatore ancor più appetibile. Sulle sue tracce però ci sono anche altri club italiani (il Napoli) ed europei, per questo il suo approdo al Fulvio Bernardini resta tutt’altro che certo.Tutto questo però senza specificare se il calciatore di origine algerina, ma con passaporto francese, abbia incontrato o meno il general manager Tiago Pinto durante il weekend di Pasqua. Una vicenda che ricorda molto la trattativa che ha portato Ola Solbakken a diventare un calciatore della Roma. La scorsa estate l’attaccante era atterrato in gran segreto all’aeroporto di Ciampino per incontrare il gm portoghese (senza però svolgere le visite mediche): un appuntamento rivelatosi prezioso considerato che, a gennaio, l’ex Bodo Glimt è diventato ufficialmente un tesserato giallorosso. A distanza di sei mesi la parabola del norvegese potrebbe essere ripercorsa da Aouar, che sta seriamente valutando se accettare l’offerta messa sul piatto dal club dei Friedkin.

CAUTELA

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Al momento il dialogo tra la Roma e l’entourage di Aouar prosegue, ma prima di arrivare a un accordo definitivo ci sono ancora diversi aspetti dell’intesa da limare. Fino ad allora, fanno sapere dal club, sarebbe prematuro far svolgere le visite mediche al giocatore. Un discorso perfettamente logico, se non fosse che c’è chi giura di aver avvistato il francoalgerino al Campus Biomedico di Trigoria. Un’indiscrezione rilanciata sulle pagine de Il Romanista, ma che al Fulvio Bernardini non trova conferme. Anche perché, nel calciomercato, dare per scontata la chiusura di una trattativa prima delle firme può rivelarsi spesso un errore fatale. Soprattutto quando, per arrivare alla fumata bianca, bisogna prima battere la concorrenza di altri club. La Roma ci sta provando. E la strada intrapresa sembra quella giusta.

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