Ansu Fati, il collezionista di record con una clausola da 400 milioni

Ha festeggiato i suoi diciotto anni in ritiro con il Barcellona, a Vitoria, nei Paesi Baschi. Sveglia alle 9, colazione, gli auguri dei compagni, il tampone, l’attesa per la partita con l’Alaves, tutti chiusi in un albergo blindato dalle rigide norme anti-Covid del governo spagnolo. Ansu Fati, clausola da 400 milioni, è diventato ieri maggiorenne celebrando questo giorno con la sua 41ª partita in maglia blaugrana. Tredici gol in carriera e una storia speciale, anche se allo stadi Mendizorrotza il Barcellona ha rischiato di scottarsi contro l’Alaves, rimasto oltretutto in dieci nell’ultima mezz’ora per l’espulsione di Jota: a firmare l’1-1, a salvare Koeman, è stato Griezmann, che fino a qualche giorno fa figurava nella lista degli esuberi.

Ansu Fati è rimasto in campo per 78 minuti, prima di essere sostituito da Braithwaite. Non ha segnato, ma ha recitato la sua parte senza stonature. Al Camp Nou non lo considerano l’erede di Messi: sarebbe un peccato di lesa maestà, perché Leo è un marziano, ma pensano lo stesso che Ansu Fati possa diventare uno dei simboli della “nueva generación”. Il Barcellona, attraverso i suoi canali social, ha ricordato i diciotto anni della punta postando un video con le magie dell’attaccante, coccolato e trattato da Messi come un fratello.

È nato a Bissáu, in Guinea, ma è spagnolo. Si è trasferito con la famiglia a Siviglia quando aveva sei anni. Ha iniziato a giocare in una piccola scuola calcio a Herrera, in Andalusia. È arrivato al Barcellona nel 2012, all’età di 10 anni, anche i suoi fratelli Braima Fati e Miguel hanno frequentato la famosa “cantera” ideata da Cruijff. È stato subito inserito nella squadra ”Alevin A”. Ma ha rischiato di chiudere presto la sua carriera. Il 13 dicembre del 2015, durante una partita delle categorie giovanili con l’Espanyol, ha riportato la frattura della tibia e del perone della gamba destra. È riuscito a tornare in campo solo dopo dieci mesi.

In campionato è il secondo più giovane esordiente nella storia del Barça. Il 25 agosto 2019 ha debuttato nella Liga al 77’ della gara con il Betis (5-2) sostituendo Carles Pérez, ora alla Roma. Ansu Fati aveva 16 anni, 9 mesi e 25 giorni. Il record appartiene a Vicente Martínez: in campo a 16 anni, 9 mesi e 7 giorni. Ma Ansu Fati, in compenso, è il più giovane giocatore ad aver segnato con il Barcellona in campionato. Era il 31 agosto 2019, i catalani (allenati da Valverde) affrontavano l’Osasuna (2-2). L’attaccante aveva 16 anni e 304 giorni.

Ha polverizzato tanti primati, Ansu Fati, che ha un contratto con il Barcellona fino al 2024. È anche il più giovane titolare ad aver segnato al Camp Nou: 5-2 al Valencia, stagione 2019-20, aveva 16 anni e 318 giorni. Non vuole essere paragonato a Messi, ma si è già garantito un piccolo posto di rilievo nel libro dei guinness, grazie a una carriera battezzata da numeri e statistiche incredibili. È stato anche il più giovane a esordire e a segnare in Champions con il Barça.  Era il 17 settembre 2019, Ansu Fati aveva 16 anni e 321 giorni, quando giocò al Signal Iduna Park contro il Borussia Dortmund. Il suo primo gol in questa competizione, invece, è arrivato il 10 dicembre 2019 contro l’Inter a San Siro (1-2), a 17 anni e 40 giorni.

Tutto nel segno del talento e della straordinaria precocità. Contro il Levante, a 17 anni e 94 giorni, si è preso il podio nella classifica dei baby che hanno firmato una doppietta nella Liga: cancellato il record di Juanmi del Saragozza. Ansu Fati è anche il più giovane marcatore della Spagna: il gol all’Ucraina, a 17 anni e 311 giorni, gli ha permesso di fare meglio di Errazquin. Ed è il secondo baby, più piccolo di età, ad aver indossato la maglia della nazionale: il 3 settembre 2020, nella Nations League, contro la Germania. Il primato appartiene al basco Zubieta.

Un collezionista di eventi da incorniciare. E uno di questi lo condivide con Pedri, altro gioiello del Barcellona: centrocampista universale, trequartista, ala, promosso titolare da Koeman, che ha lanciato in passato Ibrahimovic nell’Ajax e Van Dijk nel Southampton, oltre a De Ligt e De Jong nell’Olanda. Mai, nella storia della Champions, due giocatori minorenni avevano segnato nella stessa partita. Ansu Fati e a Pedri ci sono riusciti contro il Ferencváros (5-1), nella seconda giornata dell’attuale fase a gironi.

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