Ansia per Vialli, l'Italia lo aspetta

Gianluca Vialli è a Londra a curarsi e da noi gli amici, la federcalcio, la Nazionale e tutti coloro che gli sono vicini non possono fare a meno di preoccuparsi. Se, con tutta la passione che ancora lo muove, ha lasciato gli azzuri a lavorare a Coverciano senza di lui vuol dire che non c’erano altre possibilità. E tanto basta a suscitare ansia per le sue condizioni di salute. Quello che gli sta capitando da cinque anni non è una sciocchezza. Al contrario, è un’odissea.

Così, tutto lo staff dell’Italia e la federazione seguono gli sviluppi e mantengono continui contatti con l’ex giocatore e la sua famiglia. Mentre l’intero calcio italiano gli invia messaggi di vicinanza e incoraggiamento. La madre ha raggiunto Vialli in Inghilterra e anche il commissario tecnico della Nazionale, Roberto Mancini, è pronto a partire. Lui e Gianluca sono pressoché fratelli, hanno realizzato insieme un libro sull’esperienza comune alla Sampdoria e si sono ritrovati a lavorare insieme in azzurro. Persino l’ampio stage della Nazionale che va da oggi a giovedì passa in secondo piano. Anche se ovviamente lo stato d’animo e gli auspici di tutti restano quelli espressi dal presidente federale Gabriele Gravina pochi giorni fa: «Sono convinto che Vialli, grazie alla sua straordinaria forza d’animo, all’azzurro e all’affetto di tutta la famiglia federale, tornerà presto. Lui è un protagonista assoluto della Nazionale e lo sarà anche in futuro. Può contare su ognuno di noi, perché siamo una squadra dentro e fuori del campo».

Nazionale, Vialli lascia temporaneamente l'incarico

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Nazionale, Vialli lascia temporaneamente l’incarico

Dal 2017 Vialli deve fare i conti con un tumore al pancreas. Sembrava che la malattia fosse sotto controllo, ma di recente è tornata a manifestarsi. Vialli, che non ha mai nascosto di avere problemi di salute (tranne all’inizio, e ha dichiarato di essersene pentito), si è reso conto di avere bisogno di tempo e tranquillità per ristabilirsi. E ha lasciato provvisoriamente il ruolo di capo delegazione della Nazionale, a cui tiene molto. È di mercoledì scorso la nota con la quale ha reso pubblica la sua rinuncia: «Al termine di una lunga e difficoltosa “trattativa” con il mio meraviglioso team di oncologi ho deciso di sospendere, spero in modo temporaneo, i miei impegni professionali presenti e futuri. L’obiettivo è quello di utilizzare tutte le energie psico-fisiche per aiutare il mio corpo a superare questa fase della malattia, in modo da essere in grado al più presto di affrontare nuove avventure e condividerle con tutti voi. Un abbraccio».

Vialli, l'augurio di Fedez: "Mi ha dato una forza che nessuno è riuscito a darmi"

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Vialli, l’augurio di Fedez: “Mi ha dato una forza che nessuno è riuscito a darmi”

Il 2023 sarà un anno di attività importante per l’Italia, impegnata come campione uscente nelle qualificazioni al prossimo Europeo. Si comincia il 23 marzo con l’Inghilterra, gara seguita il 26 da quella con Malta. Sono quelle le prime partite che l’Italia porebbe affrontare senza il suo capo delegazione e punto di riferimento dei giocatori, i quali ben ricordano come sia stato proprio lui a motivarli con un intenso discorso prima della finale di Wembley dell’11 luglio. Vialli a Londra si sta sottoponendo a terapie che hanno lo scopo di restituirgli il più rapidamente possibile la piena salute. Ma è inutile sottolineare come la scomparsa di Sinisa Mihajlovic, avvenuta venerdì, abbia lasciato il segno nel mondo del calcio. È naturale che la preoccupazione per le condizioni di Vialli si sia rapidamente trasformata in allarme.

Lotito: "Mihajlovic e Vialli, troppe malattie tra i giocatori"

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Lotito: “Mihajlovic e Vialli, troppe malattie tra i giocatori”

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