Anche Perugia saluta Pablito: la cerimonia allo stadio Curi

L’omaggio del sindaco e del suo ex club a Paolo Rossi. La moglie: “Grazie per l’amore che è tornato indietro”

Dopo Vicenza, anche Perugia ha salutato e reso omaggio a Paolo Rossi. Una cerimonia privata all’interno dello stadio Curi, con il sottofondo degli applausi e cori dei tifosi e gli striscioni fuori dallo stadio: “Ciao Pablito Rossi. Curva Nord”. Ad accompagnare il feretro, la famiglia con la moglie, la giornalista perugina Federica Cappelletti. ”Paolo ha sempre amato Perugia, grazie per l’amore che è tornato indietro, sono orgogliosa”, ha detto. “Grazie a tutti per questo affetto in un momento così particolare per noi. Mi sto rendendo conto in queste ore che si viene ricordati dalla gente per essere un campione in campo, ma per entrare nel cuore delle gente bisogna esserlo anche fuori con la propria generosità, la propria disponibilità e il proprio amore”.

Il messaggio

—  

La moglie ha mostrato in lacrime l’ultimo messaggio che Paolo le aveva inviato prima di morire dal letto dell’ospedale di Siena, dove era ricoverato. “Purtroppo non riesco a dormire e sono agitato, guardo le foto che mi invii e penso al nostro grande amore. Vorrei solo dirti grazie per quello che stai facendo, per me e per le nostre meravigliose bambine. Sei davvero unica per le energie che profondi e per l’amore che riesci a dare in ogni cosa. Spero che il Signore ti possa riconoscere tutto questo. Darti tutto quello che meriti”.

La testimonianza

—  

Il sindaco di Perugia Andrea Romizi ha ricordato il suo esempio: ”Ha scritto pagine importanti della memoria di Perugia”. Il presidente del Perugia Massimiliano Santopadre ha assicurato “massima apertura nel poter fare qualcosa per ricordarlo”, tra le prime proposte c’è l’intitolazione a Paolo Rossi del settore giovanile.

E l’impegno con i giovani di Pablito è stato ricordato dal cappellano del Grifo, padre Mauro Angelini: ”Di nascosto andava a trovare i bimbi malati all’ospedale”. ”Ora gioca nelle praterie celesti – ha aggiunto – non solo con Scirea e D’Attoma, ma anche quei bambini malati di leucemia”. Era presente anche Franco Vannini, in rappresentanza delle vecchie glorie biancorosse. Al termine della cerimonia il feretro di Paolo Rossi è stato portato al cimitero di Perugia per la cremazione.

Precedente Pablito, Valentino, Jessica, Seba e.... Rossi vuol dire "campioni" Successivo Lazio, dov’è finita la magia? Senza tifosi non pungi più