Amore mio, ti difendo io L’ira delle mogli sui social

Ilary Blasi, 35 anni. LaPresse

Ilary Blasi, 35 anni. LaPresse

‘Ti sarò fedele sempre, nella gioia e nel dolore’, recita il rito matrimoniale della Chiesa. Detto, fatto. Mogli e fidanzate dei calciatori, italiani e no, si sono votate anima e tastiera alla causa dei rispettivi compagni, affidando al mezzo di comunicazione preferito dell’era moderna – i social nelle loro diverse declinazioni, da Facebook a Instagram – la difesa dei loro uomini, quando criticati da stampa e tifosi. L’ultimo esempio in ordine di tempo è quello di Ilary Blasi in Totti, che ha parlato chiaro, ovviamente prendendo le parti del suo Francesco: “Spalletti subisce mio marito, è un piccolo uomo”.
 Il messaggio di Federica, la fidanzata di Alessio Cerci, su Facebook.

Il messaggio di Federica, la fidanzata di Alessio Cerci, su Facebook.

La signora Cerci all’attacco — Una difesa strenua, accorata, a volte politicamente scorretta. Altre, invece, neanche di difesa dell’amato maltrattato, si tratta, ma di un vero e proprio attacco nei confronti del mondo crudele che, quell’amato, non ha saputo capire e premiare. Così, per esempio, fece a settembre di 2 anni fa Federica Riccardi, compagna di Alessio Cerci, che, al momento della partenza dell’ex torinista dall’Italia in direzione della Spagna, destinazione Atletico Madrid, si sentì in dovere di affidare a Facebook un addio intriso nel veleno della polemica: ‘I calciatori più forti, se vogliono fare qualcosa di importante, devono anda via dall’Italia. Addio Serie A, noi ce ne andiamo nel calcio che conta!’. Come sia finita poi l’esperienza di Cerci all’Atletico, lo sanno pure i sassi, ma questa è un’altra storia. Che Federica non ha mai avuto voglia di commentare.

Federica Riccardi, fidanzata di Cerci. Arch. Gazzetta

Federica Riccardi, fidanzata di Cerci. Arch. Gazzetta

Federica e Allegri — Federica Balleggi, moglie di Luca Antonini, ex difensore del Milan, messo ai margini da Max Allegri all’epoca in cui allenava proprio i rossoneri, commentò con queste parole l’esonero del tecnico dal club di Berlusconi, a gennaio 2014: ‘Finalmente godo anch’io! Che bella giornata!’. Questo il pensiero affidato a Twitter. Del resto, è noto che per le donne la vendetta sia un piatto da gustare freddo. Come per Cerci, anche in questo caso la storia si è successivamente incaricata di risarcire Allegri dell’esonero affidandogli la guida della Juventus, con la quale ha già vinto 2 scudetti di fila. Ma tant’è, quando mai ricapiterà alla signora Antonini un’occasione simile?
Carolina vs Donadoni — Carolina Marcialis (ma qualcuno pensa che dietro al suo profilo su Twitter si nascondesse proprio il marito) sbeffeggiò Roberto Donadoni, allora tecnico del Parma, reo di aver criticato la fuga del suo consorte, Antonio Cassano, dal club emiliano sull’orlo del fallimento: ‘Dopo 17 sconfitte parlare di dignità è il colmo!… Abbi fede, qualcuno prima o poi ti cercherà, Crisantemo!’.
Carolina Marcialis, moglie di Antonio Cassano. Forte

Carolina Marcialis, moglie di Antonio Cassano. Forte

Non toccate il capitano — Quando occorre, le mogli degli allenatori non sono da meno. Alessia Andra Rossi, moglie di Hernan Crespo, ci andò giù leggera quando il marito, nella scorsa stagione, è stato esonerato dal Modena in Serie B. La signora non affidò ai social la sua indignazione per il trattamento subito dal marito, ma si presentò di persona in sala stampa, rivolgendosi in questo modo ai giornalisti: “Ha lavorato gratis, merde!”.
Francesca Brienza, compagna dell’ex allenatore romanista Rudi Garcia, si limitò invece l’anno scorso a mettere un like su un post apparso su Facebbok in cui un tifoso invitata l’attuale tecnico giallorosso, Luciano Spalletti, colpevole a suoi occhi di aver mancato di rispetto a Totti, a buttarsi nell’Arno.
A destra Rebecca Vardy, neo sposa di James Vardy. Action Images

A destra Rebecca Vardy, neo sposa di James Vardy. Action Images

E in Inghilterra… — All’estero, quando a giugno il centravanti del Leicester, James Vardy, sembrava in procinto di lasciare la squadra campione d’Inghilterra per trasferirsi all’Arsenal, sua moglie (peraltro sposata da poco), fu costretta a difendersi sui social dalle accuse da parte dei tifosi di aver recitato un ruolo fondamentale nella decisione del marito: ‘Non ho nulla a che fare con la sua carriera. Questo è ingiusto’. I fatti le hanno dato ragione: alla fine, Vardy è rimasto al Leicester. Difficile, però, visto come stanno andando le cose per gli uomini di Ranieri, che i fan le abbiano chiesto scusa.

 Gasport 

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