Allerta terrorismo, perfino la mascotte gira col giubbotto antiproiettile

Guardie armate negli hotel, blindati per le strade, coprifuoco e anche il ricorso alle forze speciali. Il timore di attentati ha spinto gli organizzatori a rafforzare le misure di sicurezza. Che non risparmiano neanche la mascotte

La sanguinosa guerra civile fra le truppe governative e i ribelli che da quattro anni sta devastando il Camerun e che è costata la vita a oltre 3.000 persone, costringendone altre 70.000 alla fuga, sta avendo ripercussioni anche sulla Coppa d’Africa. Il timore di possibili attentati ha spinto infatti gli organizzatori a rafforzare le misure di sicurezza sui calciatori, protetti a vista da guardie armate che stazionano sia davanti agli hotel delle squadre sia sui campi di allenamento, come pure negli stadi, mentre veicoli blindati pattugliano le strade ogni notte, per garantire che venga rispettato il coprifuoco, istituito a protezione di giocatori e tifosi. E anche la stessa mascotte della competizione – il leone Mola – è stata costretta a indossare un giubbotto antiproiettile per ridurre al minimo i rischi durante le partite. “I calciatori sono preoccupati soprattutto a causa delle minacce arrivate – ha rivelato una fonte della Premier League al Mirror – ma è stato assicurato che verrà fatto di tutto per proteggerli, con l’impiego di forze speciali, pronte a intervenire in caso di reale minaccia o di un attacco”.

I PROTAGONISTI

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Quest’anno ben 40 stelle del massimo campionato inglese – fra cui Mo Salah e Sadio Mané del Liverpool, Ryad Mahrez del Manchester City e Pierre-Emerick Aubameyang dell’Arsenal – sono impegnate nella Coppa d’Africa con le rispettive nazionali. “Molti giocatori provengono da zone dell’Africa dove ci sono già stati problemi di sicurezza, come la Nigeria o la Costa d’Avorio, quindi sono abituati a questa situazione. E poi sono orgogliosi di giocare per i loro Paesi, quindi non avrebbero mai deluso i loro tifosi”, ha concluso l’insider. A gravare come un macigno sul regolare svolgimento della manifestazione è il ricordo del terribile attentato terroristico all’autobus del Togo avvenuto in Angola nel 2010 e che è costato la vita a due persone, fra cui un giornalista. “Sono state predisposte misure molto rigide per garantire che la Coppa d’Africa possa procedere senza intoppi”, ha garantito al tabloid Engamba Ledoux, comandante delle guardie di sicurezza, mentre l’esperta di diritti umani Rebecca Tinsley ha definito la situazione “orribile”, avvertendo che le minacce di attentato dei ribelli sono serie e preoccupanti.

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