Allenatori sotto stress, ci vuole la settimana bianca

Allenatori sotto stress, ci vuole la settimana bianca
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L’ultimo turno di campionato ha mostrato i tre stadi di questa sindrome a volte fisiologica, a volte patologica che ha colpito alcuni dei tecnici più in vista del campionatotwitta

ROMAAllegri la passa liscia ed è polemica. La mancata squalifica dell’allenatore della Juventus ha subito scatenato i dietrologi del tifo. C’è chi vede una disparità voluta, il solito aiutino, ma la decisione del giudice sportivo non ha nulla a che vedere con le immagini televisive. Gli insulti reiterati di Gian Piero Gasperini sono stati messi a referto dall’arbitro e poi riportati agli ispettori federali, così come accaduto per Massimo Oddo. Nel caso di Allegri la prova televisiva non può essere utilizzata per verificare l’insulto e quindi, dato che né il quarto uomo, né l’arbitro ha registrato le parole dell’allenatore della Juventus, il fattaccio è rimasto impunito. Ma ormai non è importante la posizione di classifica, non è importante se vinci o perdi, fare l’allenatore è un lavoro stressante che mette alla prova anche le menti più salde. L’ultimo turno di campionato ha mostrato i tre stadi di questa sindrome a volte fisiologica, a volte patologica che ha colpito alcuni dei tecnici più in vista del campionato. 

L’ALLARME “L’organismo risponde mettendo in atto meccanismi di fronteggiamento”. Massimo Oddo e Simone Inzaghi possono forse essere presi a esempio per la prima e più blanda fase dello stress, ovvero l’allarme. L’allenatore della Lazio, nonostante la veemente protesta, è rimasto all’interno dei limiti della buona educazione rimediando solo un’ammonizione. Più vistosa, anche nel post partita, la reazione del tecnico del Pescara che per colpa delle proteste reiterate e irriguardose nei confronti dell’arbitro si è beccato anche la squalifica per un turno. Da prima fase anche la lucida analisi a fine gara dello stesso Oddo: «Trovo ci sia disequilibrio tra il rapporto tra gli arbitri con gli allenatori delle grandi squadre e quello con gli allenatori delle piccole: vedo che quando quelli delle grandi si lamentano gli arbitri vanno a dargli una pacca sulla spalla e si chiariscono. A me non succede: oggi ho solo detto che non ci fischiava niente e sono stato espulso»

DUE TURNI A GASPERINI, NESSUNA SANZIONE PER ALLEGRI

LA RESISTENZA“Il corpo tenta di combattere e contrastare gli effetti negativi dell’affaticamento prolungato, producendo risposte specifiche”. La seconda fase dello stress si potrebbe legare alla reazione sconsiderata di Massimiliano Allegri. L’allenatore della Juventus ha provato a resistere, ha provato a non insultare arbitro o quarto uomo, ma appena i due sono stati a distanza di sicurezza il tecnico livornese ha scaricato tutto il proprio nervosismo. Una mossa fortunata visto che Allegri non è stato punito dal Giudice Sportivo nonostante i termini ingiuriosi utilizzati nei confronti del direttore di gara e inquadrati perfettamente dalle telecamere. 

L’ESAURIMENTO – “Il soggetto può venire sopraffatto e possono prodursi effetti sfavorevoli a carico della struttura psichica e/o somatica”.  Perfetto esempio dell’ultima fase è stato Gian Piero Gasperini. L’allenatore dell’Atalanta ha rimediato 2 giornate di stop e 5mila euro di multa per i ripetuti insulti nei confronti dell’arbitro, prima e dopo l’espulsione, sentiti e registrati dal quarto uomo. Una scenata davvero scenografica con tutti i sintomi dell’esaurimento: l’aumento della pressione sanguigna, del tono muscolare e del battito cardiaco, insomma, quando lo stress ti ha riempito e può solo farti esplodere. 

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