Allegri: “Siamo da metà classifica, ora basta parlare”. Juve in ritiro?

“Il calcio non è il fioretto, serve un atteggiamento diverso. Quando avevamo un punto in classifica lottavamo su ogni contrasto. Dobbiamo tornare a fare le stesse cose, ritrovare la voglia di lottare e l’orgoglio di risollevarci”

“Serve silenzio, lavoro e voglia di lottare. Da squadra di mezza classifica, perché questo ora siamo. Dobbiamo essere realisti”, è il commento dell’allenatore bianconero Allegri dopo la seconda sconfitta consecutiva, il 2-1 rimediato a Verona, ai microfoni di Dazn. E su Sky rincara la dose: “Poi tra qualche mese, se giocando in un certo modo saremo in una posizione diversa, rialzeremo la testa. In questo momento dobbiamo avere pazienza e soprattutto la vergogna di essere di avere questi punti in classifica“. Una batosta per la quale il club starebbe valutando l’opportunità di mandare la squadra in ritiro e la decisione potrebbe arrivare entro la mattina di domani.

squadra da mezza classifica

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“Se c’è stato un confronto? Le parole non servono a niente. C’è da lavorare, c’è una situazione brutta di classifica. Solo 15 punti. E serve prendersi responsabilità. Dobbiamo accettare la realtà: siamo una squadra da metà classifica. Con uno spirito diverso, conquistando più contrasti, ne usciremo. Le qualità ci sono. Così è andata per tutto il primo tempo. Ci tireremo fuori in qualche modo”. Il recente passato ha qualcosa da insegnare: “Quando avevamo un punto giocavamo partite da un punto in classifica, ora con 15 bisogna fare altrettanto. Non sempre le cose vanno come pensi, ma devi essere realista, accettare la situazione e uscirne”.

Atteggiamento diverso

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“Sapevamo di affrontare una squadra fisica. Se non riesci a giocare, non giochi. Devi metterti su quel piano. Sul fisico, correre, rincorrere. Poi la partita va avanti e le qualità tecniche vengono fuori. Ma non è che se abbiamo la maglia della Juve dobbiamo per forza battere le squadre di metà classifica. Serve guadagnarselo. E con un atteggiamento diverso. Facendo fatica. Questo è il calcio: non è il fioretto, con massimo rispetto. Ti devi mettere al loro livello. Abbiamo perso anche col Sassuolo molti duelli. E il Sassuolo non è una squadra fisica. Falli fatti? Loro ne hanno fatti molti di più. Hanno fatto la loro partita. Da squadra che sapeva che per battere la Juve doveva fare così. Pensavamo di essere più bravi. Ora non lo siamo. Per fortuna martedì abbiamo una partita importante per il passaggio del turno. Piangersi addosso non serve. Serve pensare a ciò che bisogna fare. Poi si sistemeranno le cose, il valore della squadra è ottimo.

Umiltà

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“Non credo che non ci sia una grande squadra senza il rispetto dell’avversario. Tutti quelli che hanno vinto difficilmente hanno giocato con sufficienza. Non dico che la Juve lo abbia fatto, ma è mancata la voglia di lottare, il calcio è fatto di contrasti soprattutto in partite come quelle col Verona. Ho già parlato troppo, c’è da stare zitti, in silenzio e lavorare. E vincere, che è la cosa più importante”.
“Quanto tempo ha la Juve? – conclude Allegri -. Lo step di oggi è quasi finale per il campionato. Pensiamo alla Champions, poi la Fiorentina. Bisogna essere lucidi, analizzare ciò che va e non va. C’è chi è più stanco. Serve fare il massimo, aiutare la squadra a vincere. La squadra che aveva ottenuto le 4 vittorie giocava con atteggiamento diverso. Dobbiamo cambiare. Il primo ad averlo capito sono io”.

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