Allegri, rivoluzione continua: contro lo Spezia la 6ª formazione diversa

La duttilità di diversi giocatori, come Ramsey, consente a Max di spaziare sui moduli. Ma i cambiamenti costanti lasciano pochi riferimenti e certezze alla Juventus

La Juve che affronterà lo Spezia si presenterà in campo con quasi metà degli interpreti completamente diversi da quelli che hanno giocato con il Milan. Sarà di fatto la quinta formazione diversa (la sesta, mettendo dentro pure la gara di Champions League con il Malmö) seppur – quasi sempre – con lo stesso modulo. Il dato allinea fin qui la gestione di Max Allegri a quella di Andrea Pirlo, che cambiò tanto nella passata stagione alla ricerca dell’equilibrio perfetto.

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SPERIMENTAZIONI

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A differenza del suo predecessore, però, Allegri ha avuto a disposizione l’intero pre campionato per conoscere meglio i calciatori, inserirli nel suo contesto tattico e sperimentarli eventualmente in un ruolo diverso. L’esempio di Ramsey è il più significativo: il gallese, convinto a rimanere a Torino, ha sposato di buon grado l’idea del tecnico di interpretare il ruolo di play, davanti alla difesa. Un percorso in salita per un trequartista ma che il giocatore sta cercando di portare avanti con impegno. Con lo Spezia potrebbe essere della gara.

MODULI

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La duttilità di diversi giocatori consente ad Allegri di spaziare molto anche sui moduli. Di contro, però, il cambiamento continuo non lascia riferimenti – e dunque certezze – sull’impiego di alcuni. Bernardeschi sarà sempre più mezzala, stando a quanto visto in questa prima parte di stagione. Mentre Rabiot può far cambiare il modulo della squadra occupando semplicemente una zolla diversa del campo di gioco: può fare l’interno di centrocampo, l’esterno sinistro o addirittura l’ala sinistra. Dal 4-4-2 al 4-3-3 o al 4-2-3-1: la sensazione è che la fase di cambiamento sia ancora dagli inizi.

INTERPRETI

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In attesa di Arthur e Kaio Jorge, che torneranno in gruppo dopo la sosta e fin qui oggetti misteriosi nella nuova Juve di Max, ci sono giocatori che son tornati invece alla collocazione d’origine e vengono ritenuti quasi insostituibili: Cuadrado esterno alto e Dybala sotto punta, libero di spaziare su tutto il fronte avanzato; e chi, come Chiesa, è ancora alla ricerca della dimensione più giusta per entrare nelle grazie del neo allenatore. Intanto il ventidue avrà l’opportunità di mettersi in luce con lo Spezia: il campo in una gara ufficiale resta pur sempre il miglior contesto per sfruttare il momento e provare a cambiare le gerarchie.

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