Allegri: “Questa Coppa Italia non è la ciliegina, è la torta. Dybala gioca”

Il tecnico bianconero alla vigilia della finale con l’Inter: “All’esterno la valutazione della stagione dipenderà da questo risultato, a prescindere da come andrà l’obiettivo è presentarci al prossimo campionato per vincerlo”. Chiellini non parla di futuro: “Finire vincendo domani sarebbe un’iniezione di fiducia per la prossima stagione”

Undici anni fa, Massimiliano Allegri festeggiò all’Olimpico il primo scudetto della sua carriera con il Milan. Undici anni e 13 trofei dopo, il tecnico bianconero cerca il primo titolo del nuovo corso bianconero, per riaprire un altro ciclo dopo aver avuto un ruolo determinante nei 9 scudetti di fila. Accanto a lui c’è Giorgio Chiellini, che domani potrebbe indossare per l’ultima volta la fascia in una finale: l’addio alla Signora è sempre più vicino e il capitano vuole congedarsi nel modo migliore. Allegri può diventare il primatista tra gli allenatori con 5 Coppe Italia, idem Chiellini tra i giocatori con 6. Ma più dei record conta il desiderio di evitare una stagione da “zero tituli” per la Juventus dopo 10 anni con almeno un trofeo. E’ l’ultima occasione e nessuno dei due vuole lasciarsela scappare.

MISSIONE SCUDETTO

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“Domani sarà una bellissima serata – dice Allegri -, ci vorrà pazienza e lucidità nella lettura della partita. Bisogna fare una bella prestazione per cercare di portare a casa la Coppa Italia. Una finale ha sempre una grande importanza. La squadra ha iniziato male ma ha fatto una grande rincorsa. Abbiamo raggiunto un risultato importante, giocare la prossima Champions, a fine stagione cercheremo di capire come si può migliorare. La valutazione della stagione voi la fate in base a una vittoria o una sconfitta, noi no. L’obiettivo è partire l’anno prossimo per provare a vincere le competizioni alle quali partecipiamo. Perdere Ronaldo a campionato iniziato non è stato semplice, io dovevo conoscere la squadra e poi ho perso Chiesa. La società ci ha dato una grossa mano acquistando Vlahovic, poi abbiamo fatto una rincorsa importante che è terminata con la sconfitta in casa con l’Inter: vincere ci avrebbe dato ulteriore spinta. Si è creata una base, una conoscenza tra me e i giocatori, sono contento e sereno perché l’anno prossimo avremo molte più possibilità di lottare per lo scudetto”.

CATEGORIE

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Roma evidentemente lo mette di buon umore e Allegri non resiste alla tentazione di toccare la Coppa: “Non sono scaramantico ma cerco di contornarmi di persone che mi diano positività, quelli tristi mi danno noia. L’allenatore più bravo del calcio italiano? Per me i migliori sono quelli che vincono: Ancelotti, Capello, Sacchi, Lippi e Trapattoni hanno fatto la storia del calcio italiano. Carlo era stato dato per finito. In Italia ci sono tanti giovani che possono avere la possibilità di allenare una grande squadra, ma è differente da una medio piccola per questioni di responsabilità. Nel calcio ci sono le categorie e quelli che vincono sono i più bravi”.

TOCCA A DYBALA-VLAHOVIC

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Sull’undici che affronterà l’Inter non si sbilancia, l’ipotesi più accreditata è un 4-2-3-1 con Cuadrado e Bernardeschi sulle fasce, Zakaria-Rabiot a centrocampo e Dybala alle spalle di Vlahovic. Morata potrebbe partire dalla panchina. “Ho qualche dubbio che sceglierò domani, Chiellini e Perin giocano, Dybala pure, ve lo dico così siete contenti. Gli altri vediamo. Difesa a tre? Con gli uomini che vanno in campo si può fare a tre o a quattro. Vlahovic è sereno e spero che faccia due gol. A volte chiede troppo a se stesso ma è una questione caratteriale. Ha dimostrato di essere da Juventus. I numeri sono buoni, è difficile in Italia fare un gol a partita. Ci sta stare qualche match senza segnare. Se a Genova aveva la faccia arrabbiata ci sta, perché ci tiene molto e vuole migliorare”.

TORNARE A VINCERE

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Giorgio Chiellini non alza il velo sul suo futuro, lo farà nei prossimi giorni, però anche lui vede una Juventus che può tornare a lottare per il tricolore: “In fondo anche l’anno scorso ero nella stessa situazione. Finché ci sono degli obiettivi in ballo preferisco pensare solo al campo, poi parlerò con il presidente del futuro. Io vivo con l’entusiasmo di un ragazzino e sono felice di riuscire ancora a giocare partite così. Siamo consapevoli della forza dell’Inter, con cui in campionato abbiamo perso anche immeritatamente, abbiamo tutte le carte in regola per poter fare la nostra partita. Con l’Inter sono sempre partite equilibrate, la finale si giocherà sui dettagli e sugli episodi. Quest’anno è stato in crescendo, dopo un inizio difficile la squadra ha iniziato ad avere una sua indennità, la squadra è cresciuta, il percorso è stato evidente ed importante, abbiamo ritrovato attributi e caratteristiche da Juve, è l’ultima partita di questa stagione ma è propedeutica alla prossima, per iniziare ancora meglio. La Juve ha il dovere di giocare per vincere. Lo scudetto deve essere la priorità la prossima stagione. Dobbiamo tornare a primeggiare perché lo impone la nostra storia e domani sarebbe bello sollevare questo trofeo. Io non sono il tipo di discorsi da film, ma con l’esempio e un abbraccio riesco a trasferire le mie emozioni”.

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