Allegri: “Non siamo diventati fenomeni, zitti e pedalare. Vlahovic? Bravo, ma…”

Il tecnico bianconero verso la Fiorentina, duro su Rabiot: “Basta parlare delle sue potenzialità, deve fare molto di più. Il ritiro? Abbiamo recuperato i momenti che quest’estate non abbiamo avuto. Mi piace giocare con tanti giocatori offensivi ma serve che facciano la fase difensiva, Recuperati quasi tutti, a parte Kean e De Sciglio”

Massimiliano Allegri ha già voltato pagina: la vittoria in Champions League con lo Zenit e il passaggio agli ottavi già raggiunto con due turni d’anticipo appartiene al passato, il presente è la Fiorentina contro cui la Juventus è obbligata a rialzare la testa dopo le due sconfitte di fila in Serie A. “In campionato tutte le partite per noi sono da bollino rosso – dice il tecnico bianconero -. Dobbiamo essere pratici e realisti. La normalità per la Juventus è quello che è stato fatto in Champions e deve succedere lo stesso in Serie A. È un dato di fatto che le nostre partite sono sempre aperte”.

DYBALA TOP, RABIOT FLOP

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Allegri dribbla le domande su Vlahovic, che è l’oggetto del desiderio della Signora per l’attacco (“Non si possono dare giudizi sui giocatori finché non li alleni, i numeri parlano per lui ma noi abbiamo ottimi difensori per fermarlo”), stronca Rabiot (“Basta parlare delle sue potenzialità, deve fare molto di più”), cita Dybala come esempio (“È maturato e voglioso, s’allena al top e gioca allo stesso modo ed è così che deve essere, perché in campo rendi per ciò che fai durante la settimana”) e chiede attenzione massima per uscire da una situazione delicata.

ALZARE L’ATTENZIONE

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“Abbiamo quasi tutti a disposizione tranne Kean e De Sciglio – spiega -. La Fiorentina sta facendo molto bene, ha un allenatore bravo. Serve la partita giusta sotto il profilo difensivo. Dobbiamo rimanere con i piedi per terra, non siamo diventati dei fenomeni dopo lo Zenit, la Juventus è un’ottima squadra ma deve lavorare per prendere meno gol. Le prestazioni della squadra non sono state così negative ma se subisci 11 gol contro squadre che stanno tra il quindicesimo e il ventesimo posto significa che c’è qualcosa che non va. Quando facciamo la fase difensiva nella nostra metà campo siamo ancora un po’ leggerini. Dobbiamo stare molto zitti, pedalare e lavorare. Le critiche fanno parte del gioco, soprattutto in un momento in cui non stavamo facendo bene. Sono uno stimolo per me, ci sono situazioni che dobbiamo migliorare. Quando andiamo in vantaggio stacchiamo la spina e diventiamo vulnerabili. In quel momento dobbiamo alzare l’attenzione”.

DOPPIA FASE

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Il tecnico è convinto che il ritiro abbia fatto bene alla squadra: “Abbiamo chiacchierato e siamo stati insieme, ci siamo confrontati, abbiamo recuperato i momenti che quest’estate non abbiamo avuto. Ora però dobbiamo chiudere bene prima della sosta altrimenti non abbiamo concluso niente”. La sensazione è che Allegri possa riporre una formazione molto simile a quella vista con lo Zenit, con Morata, Chiesa e Dybala tutti insieme: “A me piace giocare con tanti uomini offensivi ma bisogna fare anche la fase difensiva altrimenti diventi vulnerabili. I giocatori sono strani: quando c’è da fare la fase difensiva ni, quando c’è da prendere la palla partono. Per trovare continuità di risultato bisogna fare bene la fase offensiva e quella difensiva. Cuadrado sta bene, ma ha giocato tante partite, è un po’ stanco. Locatelli, McKennie è meno anarchico è più ordinato, ha due-tre situazioni favorevoli a partita e in questo momento sta molto bene fisicamente. Morata ha fatto una buona partita e finalmente ha fatto gol. Adesso può andare avanti a segnare per 2-3 mesi”.

SOULE CON L’ARGENTINA

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Infine un commento sulla convocazione dell’Under 23 Matias Soule: “Credo che l’Argentina abbia convocato tanti ragazzi giovani, Saule è bravo ma va lasciato tranquillo sennò sembra che sia diventato un Pallone d’oro. Facciamogli fare il suo percorso. La seconda squadra è molto importante perché anticipa la prima ma poi i ragazzi devono fare un percorso facendo molte partite in B, poi si valuta se possono stare nella Juventus. Bisogna fare tutto il percorso”.

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