Allegri ignora il Napoli: “L’Inter è la squadra più forte in Italia”

La Juventus non riesce ad invertire nell’ultima partita la tendenza di un girone di Champions League da incubo, il peggiore della gloriosa storia bianconera. Cinque sconfitte in sei partite, tre su tre in trasferta e gli unici punti strappati in casa al Maccabi Haifa.

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Juve in Europa League, l’amarezza di Allegri

All’Allianz Stadium passa anche il PSG di Messi e Donnarumma nel match che al momento della definizione dei calendari sarebbe dovuto essere uno spareggio per il primo posto e che alla fine ha deluso tutti: francesi secondi in extremis dopo il 6-1 del Benfica al Maccabi, Juve tristemente retrocessa in Europa League. Ai bianconeri non resta che ripartire dal traguardo minimo, il terzo posto che permette di restare in Europa in primavera, e dalla prestazione incoraggiante offerta dai giovani e non solo: “Abbiamo giocato con calciatori forti, anche se di poca esperienza internazionale – l’analisi di Allegri ai microfoni di ‘Infinitiy’ – Abbiamo fatto una buona partita contro una squadra che era facile da affrontare perché mette poca pressione, ma che con il pallone è micidiale, infatti abbiamo preso gol nell’unica occasione in cui ci siamo allungati. Peccato per il risultato. Siamo in Europa League, da domani voltiamo pagina per il campionato, bisogna essere arrabbiati e riprendere subito a lavorare. Da una parte c’è da essere soddisfatti per avere raggiunto l’Europa League, dall’altra arrabbiati perché questa eliminazione fa male pur essendo meritata e la delusione non dovrà svanire. E a marzo dovremo giocare l’Europa League proprio con questa rabbia“.

La Juve riabbraccia Chiesa: “Dovremo gestirlo”

L’altra nota lieta della serata è il ritorno di Federico Chiesa, 297 giorni dopo l’infortunio al ginocchio. L’esterno sarà il rinforzo in più per gennaio e magari anche per le ultime partite del 2022. Allegri spiega la scelta di portarlo in panchina e di mandarlo in campo a gara in corso: “Ieri ha fatto un buon allenamento, avevo dubbi sull’aspetto psicologico, normale dopo dieci mesi. Lo aspettava una partita importante, ma l’ho visto sereno e tranquillo così ho deciso di portarlo in panchina. Fino al Mondiale dovremo gestirlo, ci prendiamo il tempo necessario per averlo nelle migliori condizioni a gennaio“.

Allegri prepara Juve-Inter: “Affronteremo i più forti”

Ma se l’Europa League è il futuro anteriore, quello prossimo si chiama Inter, sfida in cui per entrambe sarà vietato perdere. Allegri esalta la squadra di Simone Inzaghi: “Abbiamo avuto tante problematiche con gli infortuni, alcuni muscolari ma altri no, e su questi non potevamo farci niente. Domenica sera abbiamo una partita difficile e delicata, contro quella che penso sia la squadra più forte d’Italia. Recupereremo Bremer, Di Maria e Vlahovic, non Paredes che tornerà lunedì”.

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