Allegri: “Ho un contratto, resto al 100%. Ma è una scelta mia, non decido per gli altri”

Il tecnico alla vigilia della partita con l’Empoli: “Con la proprietà ho parlato e ho espresso i miei pensieri. Quando mi chiamano aziendalista mi fanno un complimento”

“Io ho un contratto di due anni e per quanto riguarda la mia scelta non ci sono dubbi. Posso decidere per me e non per gli altri”. Massimiliano Allegri lo dice senza nessuna esitazione alla vigilia della conferenza stampa pre Empoli, che non sarà una partita come tutte le altre. Perché vincere può significare avere la certezza matematica della Champions, ma prima potrebbe arrivare il verdetto della Corte Federale d’Appello sulla vicenda plusvalenze che potrebbe sbattere i bianconeri fuori dalle Coppe.

Decide la società

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A tenere banco però è il futuro del tecnico: “Con la proprietà ho parlato – ha spiegato Allegri – e ho espresso i miei pensieri, poi mi confronto quotidianamente con Calvo e Scanavino ma ora non ha senso parlare di futuro. Le parole di Elkann di fine 2022 sul mio ruolo, mi hanno fatto piacere, io sono sempre stato a disposizione delle società in cui ho lavorato, è una mia caratteristiche. Sento di avere una responsabilità verso l’azienda. Se mi dicono aziendalista mi fanno un complimento. Quando sei allenatore non sei solo quello che fai in campo, ma sei responsabile dell’area sportiva e insieme alla società devi scegliere il meglio per ottenere i risultati dentro e fuori dal campo. Sento la fiducia, anche perché momentaneamente siamo secondi e sopra di noi c’è solo il Napoli, andando al netto di tutto. Se poi ci mettiamo il lordo la classifica poteva essere diversa. Ormai manca poco alla fine, poi la società farà le sue scelte. Non so che cosa pensa il club, non sono nella testa di altri”.

Non potevamo fare di più

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Allegri è tornato anche sulla partita con Siviglia e non ha cambiato idea, anche se le parole di Szczesny (“Abbiamo avuto un atteggiamento remissivo dopo il gol e non meritavamo di vincere”) andavano in un’altra direzione: “Quando si giocano certe partite dopo bisognerebbe stare sempre zitti perché a caldo si possono dire delle cose inesatte, faccio fatica anche io a parlare. C’è una componente emotiva molto forte, la squadra a Siviglia ha fatto tutto quello che poteva, siamo stati solo un po’ imprecisi. Il Siviglia è una squadra forte e lo dimostrano i risultati degli ultimi anni. Io non so le parole esatte di Tek, forse non si è espresso bene perché non parla bene l’italiano, Cuadrado invece ha fatto una battuta. Un allenatore deve giocare a seconda delle caratteristiche della propria squadra e dei propri uomini. Siamo arrivati in semifinale di Europa League uscendo in maniera dignitosa, in semifinale di Coppa Italia abbiamo fatto due buone partite. Tra una partita e l’altra è sempre successo qualcosa, non siamo stati molto fortunati”.

Pronti a tutto

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Infine sulla gara di Empoli: “Domani lo spirito deve essere quello di una squadra che deve avere una reazione dopo la sconfitta perché dobbiamo mantenere il secondo posto dopo essere arrivati due volte quarto. In questo momento alla sentenza che può arrivare non ci ho nemmeno pensato, dobbiamo tornare alla vittoria per togliere le scorie della partita di Siviglia, matematicamente ci servono tre punti per essere dentro le prime quattro. Psicologicamente ormai siamo abituati a tutto l’importante è concentrarsi e volere questo secondo posto, dobbiamo essere forti lo siamo stati per tutto l’anno”.

Dubbio Vlahovic

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Tanti i dubbi di formazione: “C’è stata fatica a Siviglia, i ragazzi hanno recuperato, ci saranno dei cambi, ieri Vlahovic aveva la febbre, Rabiot era malconcio, però Miretti e Milik hanno giocato poco. Non abbiamo Cuadrado e Danilo, squalificati. Domani la squadra deve fare una partita importante per portare a casa i tre punti. Dobbiamo essere concentrati solo sul finale di stagione, poi vedremo se l’anno prossimo parteciperemo alle coppe o no, in base a quello la società farà le sue valutazioni. Noi sul campo dobbiamo fare quello che ci è stato chiesto: portare la Juventus tra le prime quattro. Domani dobbiamo conquistare la qualificazione matematica”.

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