Allegri guarda già al futuro: “Juve, ora bisogna riabituarsi a vincere”

Così l’allenatore bianconero: “E’ stata la festa di Giorgio e Paulo. Con la società abbiamo parlato, abbiamo le idee chiare sul mercato. E una buona base di partenza: in molti miglioreranno, da Zakaria a Vlahovic”

“Era la festa di Chiellini e Dybala, ma bisogna riabituarsi a vincere – ha detto l’allenatore della Juve Max Allegri dopo il pari con la Lazio -. Con la società abbiamo parlato, abbiamo le idee chiare sul mercato. E una buona base di partenza: in molti miglioreranno, da Zakaria a Vlahovic”.

la festa

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“Stasera è stata meravigliosa, piena di emozioni, è stata la serata di Chiellini e Dybala. Chiellini ha dato tantissimo al calcio come passione, amore per il proprio lavoro. Andrebbe messo qualche suo video anche a Coverciano e nei settori giovanili per far vedere come si difende, ha lasciato molto anche a livello personale, anche a me. Con Bonucci, Barzagli, Buffon e Marchisio mi ha fatto conoscere la Juve, mi ha aiutato molto. Paulo è stato un giocatore importante, l’ho cresciuto, poi si è guadagnato un posto e si è meritato questo tributo. Ha dato tanto alla Juve, con passione e grande classe”. Sulle lacrime di Paulo: “Non credo che fosse una questione di essere pronto o meno a lasciare, Giorgio ha avuto la forza di sorridere ma magari dopo a casa piangerà. Paulo non ce l’ha fatta, mi sono emozionato anche io ma ognuno reagisce a modo diverso. Sono stato fortunato a vivere queste emozioni”.

Sul match

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“Alla fine mi è venuta un po’ di rabbia, ma poi mi è passata, era bello concludere con una vittoria, i giocatori si sono ben comportati. Questa sera è stata l’emblema dell’annata, bisogna tornare ad abituarsi velocemente a vincere”.

Sul mercato

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“Con la società abbiamo parlato, le idee sono chiare poi il mercato si può sviluppare in un modo o nell’altro. Dobbiamo partire dalla base di quest’anno, molti miglioreranno come i nuovi arrivati Vlahovic e Zakaria, Miretti è stato una piacevole sorpresa che anche questa sera ha giocato con personalità e tecnica, in verticale, che è una cosa che a me fa impazzire, Morata ha fatto una buona partita…”. E conclude: “Fino a ottobre si viaggia a certi ritmi, da ottobre a febbraio ad altri… Quando sbocciano le margherite i ritmi calano e ci vogliono giocatori di grande tecnica”.

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