Allegri, Decreto Crescita Juve: tra luoghi comuni confutati e teoremi giudiziari

Si potrebbe cominciare, con parole e musica di Jannacci in sottofondo, confutando il luogo comune secondo cui “Allegri è uno che non sa lanciare i giovani ma un gestore di campioni”. Che sia una balla lo dicono i numeri sin dal suo avvio di carriera in Serie A nel Cagliari. Ma sarebbe fatica sprecata perché di fronte alle certezze granitiche dei commentatori a prescindere non c’è verità che tenga.

Del resto c’è un mondo (perfino istituzionale) intorno che contribuisce a far proliferare la sua comfort zone di balle ben confezionate, a cominciare da un sistema che invece di obbligare (sì, obbligare) ogni club ad allestire una seconda squadra lascia che sia un’iniziativa volontaria e, anzi, aumenta di un anno la possibilità di far stare i giovani nella controproducente bambagia della Primavera.

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Next Gen, la Juve raccoglie i frutti

La Juventus raccoglie i frutti del quinquennio Next Gen grazie al combinato-disposto tra il lavoro del settore giovanile (scouting e preparazione) e la sensibilità di un allenatore che ha saputo interpretare le esigenze del momento. Restando in equilibrio tra la necessità di lanciarli in prima squadra e l’attenzione a non bruciarli sull’altare del tutto e subito da canea social-mediatica. Così, quello che “non lancia i giovani” è già a quota 18 considerando solo quelli provenienti dalla Next Gen, perché magari qualcuno considera anziani Weah, Cambiaso e lo stesso Vlahovic. Poi sì, alcuni giocatori della Next Gen (tra cui Soulé e Yildiz) sono stati ingaggiati ricorrendo anche ai benefici del Decreto Crescita, ma un conto è usare una norma per investire sul futuro, altro per riportare a casa Pogba (qui non si tace sugli errori di nessuno) con un ingaggio fuori misura, per tacer del resto. Anzi, proprio quest’ultima vicenda conferma di come le scorciatoie possano rivelarsi fallaci e portino a deragliare dalla via di crescita. Poi, accanto al tema degli innesti in prima squadra, bisognerebbe anche ragionare seriamente su quella che davvero dovrebbe essere la missione di un club di calcio, visto che ragazzi cresciuti nella Nex Gen e ora al centro del mercato sono stati usati per costruire il teorema giudiziario che ha affossato la Juventus. Invece, a vederla da fuori, sembra un efficace progetto di futuro. Ma siamo un Paese strano…

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