All’asta la Ferrari dell’ex presidente del Napoli Ferlaino a un prezzo misterioso

La Ferrari Dino 206 S del 1967 è stata messa all’asta da RM Sotheby’s. Potrebbe sembrare una “semplice” sportiva, eppure quest’auto è stata classificata come una delle vetture più belle (oltre che potenti) degli anni Sessanta. Infatti quello che verrà messo in vendita è  uno dei due soli esemplari equipaggiati con il motore Tipo 233. Ma cosa rende davvero importante questa Dino 206? In questo caso ci rivolgiamo a tutti i tifosi del Napoli e, più in generale, a tutti coloro che ai tempi di Maradona sognarono insieme a lui e al suo presidente.

E sì, perché questa Ferrari è diventata famosa per essere l’auto di Corrado Ferlaino, il quale contribuì all’ascesa della carriera di Maradona e raggiunse il culmine della sua presidenza proprio in quel periodo. La Ferrari Dino 206  è l’ultima di soli 13 esemplari realizzati con la carrozzeria Spyder disegnata da Piero Drogo. La sportiva è stata restaurata da Ferrari Classiche nel 2014 e certificata Red Book. Al momento non si hanno ancora informazioni sul prezzo dell’asta che risulta top secret.

La Ferrari Dino 206 S di Corrado Ferlaino

Guarda la gallery

La Ferrari Dino 206 S di Corrado Ferlaino

Preziosa e insostituibile

Ferrari fece debuttare per la prima volta la Dino 206 S nel ’66, formulata per la classe 2 litri del Gruppo 4 della FIA. L’obiettivo di Casa Maranello era conquistare i team privati che correvano in gran parte con una varietà di modelli Porsche. L’auto vantava un motore V-6 a 65 gradi concepito da Dino Ferrari, figlio di Enzo, prima della sua morte nel giugno 1956. Tale propulsore, Dino V-6, aveva un autografo scritto a mano basato sulla firma del giovane Ferrari.

Seppur fosse stato introdotto come motore di Formula 2, una versione più grande di esso fu in seguito usata nei veicoli di Formula 1, portando il pilota ufficiale Mike Hawthorn a vincere il Campionato del Mondo Piloti nel 1958. Mentre le vetture Ferrari di Formula 1 dei primi anni Sessanta adottavano sempre più spesso motori V-6 a 120 gradi progettati dal Direttore Tecnico Carlo Chiti, il motore Dino a 65 gradi progettato da Jano fu comunque costantemente ingrandito e sviluppato in vari prototipi sportivi sperimentali, tra cui la 196 Sport, la 246 Sport, i modelli Dino SP e la 166 P.

Nonostante la sportiva fosse stata originariamente omologata in 50 esemplari, ci furono dei problemi di manodopera ne troncarono in anticipo la produzione dopo che erano stati assemblati solo 18 esemplari; il modello, pertanto, rimane una pietra miliare rara e importante nell’arco di sviluppo della Dino da corsa, nonché una pietra miliare delle Ferrari stradali che seguirono. Questo esemplare, telaio n. 032, occupa un posto speciale tra le Dino in quanto è l’ultima Drogo 206 S costruita. Dei 18 esemplari, due erano carrozzati da Pininfarina e tre erano coupé, il che rende questo esemplare l’ultimo dei soli 13 Drogo Spyder costruiti.

Fu in seguito venduta a Ferlaino e poi ebbe una manutenzione presso la fabbrica Ferrari nel novembre 1968 prima di essere venduta a una breve serie di proprietari italiani negli anni Settanta. Offerto al pubblico per la prima volta in oltre un decennio, il telaio 032 garantisce al suo prossimo proprietario un’opportunità rara di acquistare quella che è considerata una delle più belle vetture sportive da corsa degli anni Sessanta. Insomma, un’occasione davvero imperdibile.

Benzina e diesel ancora su: cosa dicono gli ultimi dati


Precedente Ibra senza Champions, la fine di un’era. Il campionato lo riaccoglie, poi futuro da dirigente Successivo Gianluigi Buffon e Martina Rosucci testimonial speciali della Giornata dei calzini spaiati