All or Nothing, la Juve diventa docu-film su Prime Video

Un viaggio dietro le quinte della stagione 2020-21, all’interno dell’Allianz Stadium, della Continassa e persino fuori dal campo, con uno sguardo esclusivo su giocatori, staff e management

L’obiettivo: raccontare una squadra che non rappresenta una realtà locale ma riesce ad abbracciare tutta l’Italia e ha un grande appeal a livello internazionale. “All or nothing: Juventus”, disponibile in esclusiva su Amazon Prime a partire dal 25 novembre, sarà un documentario storico che ricostruirà con tanti retroscena l’intera stagione 2020/2021. Difficile, dalle dinamiche complesse anche per via del Covid e che alla fine ha rappresentato la fine del dominio bianconero in Serie A dopo nove scudetti consentivi. Ma nel prodotto confezionato al termine di quaranta giorni di montaggio, dopo sette mila ore di girato per ben quaranta settimane, c’è ben oltre i risultati sportivi raggiunti. “Volevamo realizzare un prodotto esclusivo e che raccontasse il calcio in maniera diversa – ha spiegato Nicole Morganti (Head of Italian Original di Amazon Studios) -. Abbiamo scelto Juventus per la sua capacità di inserirsi nel Paese da Nord a Sud. È stata una sfida enorme, anche per quanto devi girare per offrire allo spettatore un’esperienza realmente immersiva nel contesto che si racconta”.

CAMBIAMENTO JUVE

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Alla presentazione di “All or nothing: Juventus” ha partecipato anche il vice presidente del club, Pavel Nedved, da oltre vent’anni con i colori bianconeri addosso: “Non è semplice raccontare una stagione di calcio, perché è pienissima di emozioni. L’abbiamo vissuta tutti insieme, trovo sia stato bellissimo raccogliere nel quotidiano questo rapporto tra dirigenti, staff tecnico e giocatori. Perché sono tutte queste emozioni che ti accompagnano alla partita come prodotto finale. Abbiamo vissuto vittorie e anche sconfitte, è stato molto bello con un allenatore esordiente (Andrea Pirlo, ndr) e con Cristiano Ronaldo in squadra”. La Juve dalla scorsa stagione ha cominciato a cambiare pelle: “Noi abbiamo vinto per tanti anni. Era arrivato il momento di ringiovanire la rosa facendo un giusto mix tra esperti come Buffon e Bonucci e giovani forti da affiancare come Chiesa e De Ligt. Cercavamo in quel momento di costruire il nuovo presente e dunque il futuro di questo club, per essere importanti in Italia e in Europa e continuare a vincere”. Mission che non è cambiata: “Il futuro? È sempre quello: la Juve è nata per vincere, il club progetta il futuro con i giovani ma pensa anche al presente”.

DIETRO LE QUINTE

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Dante Sollazzo (Head of Unscripted Originals di Amazon Studios) ha spiegato come a fare la differenza nella realizzazione del prodotto sia stata la fiducia con i protagonisti. “Siamo stati discreti, specie all’inizio. Anche perché è facile quando si vince ma non lo è dopo una sconfitta o prima di una partita importante. Però nel tempo la fiducia si è trasformata in un fattore univoco e da quel momento sono arrivati tanti suggerimenti che hanno portato a dare una chiave precisa al documentario: ogni scena racconta un accesso unico. Abbiamo voluto mettere assieme punti di vista diversi e raccontato anche le tante persone che lavorano dietro le quinte”. Insomma la Juve fa un altro passo nel mondo dell’intrattenimento. “Con il quale siamo ben consapevoli di doverci misurare ormai quotidianamente”, ammette Giorgio Ricci (Chief Revenue Officer di Juventus). “Lo vediamo ogni giorno anche con i videogame: il nostro contenuto appassiona milioni di ragazzi, che giocano con noi nel mondo virtuale. In questa occasione, siamo in uno stadio ma non stiamo parlando di una partita, bensì di un prodotto che ha visto aprirci per la prima volta”.

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