Alex Zanardi fa “Ok” con il pollice e stringe la mano: la “tigre” è tornata, un centimetro alla volta

Alex Zanardi è in grado di vedere e di ascoltare. Le sue funzioni cerebrali stanno progressivamente migliorando. Non può ancora parlare, ma dipende da un buco nella trachea che presto verrà occluso. 

Piano, con cautela, a piccoli passi. Alex, tuttavia, sta migliorando. C’era da aspettarselo da uno con la sua tempra. Dal 21 novembre è stato trasferito al reparto di neurochirurgia di Padova. 

Alex Zanardi, la battaglia continua

Non lontano da casa sua. A raccontare sforzi e successi della sua battaglia Carlo Verdelli del Corriere della Sera. Che la famiglia ha ammesso al capezzale della “tigre”.

“Stringe la mano su richiesta. Se gli chiedono di fare ok, alza il pollice. Dov’è Daniela? E lui gira appena il capo verso di lei. Non è certo la vetta ma almeno siamo ai piedi dell’arrampicata, che è già un risultato insperato.

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Al resto ci penserà la “tigre”, un poco alla volta, un centimetro dopo l’altro, a forza di braccia e cuore, fino al traguardo. Il prossimo passo, a cui i medici danno molta importanza, sarà quello di riuscire a tirare fuori la lingua.

Non lo vedremo, non ce lo diranno. Ma quando succederà, perché succederà, sembrerà uno sberleffo al dio crudele che dall’Olimpo ha preso così tanto di mira il figlio pilota di una sarta e di un idraulico”. (fonte Corriere della Sera)

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