Alex Sandro, una notte da bomber per girare pagina: “Serve che segniamo tutti”

Prima doppietta in carriera per il brasiliano, sfortunato protagonista domenica contro l’Atalanta con la deviazione decisiva. Padrone della fascia sinistra, veterano già tre volte con la fascia del capitano, fin qui era la sua unica stagione bianconera in cui non aveva segnato

Il bomber che non ti aspetti era quello che troppo spesso quest’anno aveva avuto la sfortuna di trovarsi dalla parte sbagliata della storia: l’ultima domenica a Bergamo, la deviazione fortuita che ha cambiato la traiettoria del gol vittoria di Malinovskyi, oltre all’autogol nella prima sconfitta stagionale a dicembre con la Fiorentina. Non è dalla sfortuna che c’è bisogno di riscattarsi, ma una serata di soddisfazioni personali fa sempre piacere e Alex Sandro se la prende tutta contro il Parma: la prima doppietta in sei stagioni e 226 partite con la maglia della Juve. La prima doppietta in carriera.

Marcatori diversi

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Insieme a De Ligt, che oltre ad aver segnato gli ha anche fatto da sponda per il primo gol, con Alex Sandro salgono a 13 i marcatori stagionali della Juve: “La cosa più importante è sempre vincere, indipendentemente da quelli che fanno i gol – ha detto il brasiliano a Dazn a fine partita -, ma è importante essere in tanti a segnare, lavoriamo tutta la settimana per questo e ci siamo riusciti”. Per mettersi alle spalle l’Atalanta, per riprendere la corsa Champions e per rasserenare sul campo giornate che fuori dal campo sono state molto agitate: “Noi giocatori avevamo la partita in testa, quindi questa storia della Superlega non ha cambiato niente”.

Padrone

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Alex Sandro ha segnato almeno un gol in ogni sua stagione bianconera, ma quest’anno non ci era ancora riucsito. Quattro anni fa di reti in campionato ne fece addirittura quattro, ma non segnava dal decisivo gol del 3-3 di metà luglio col Sassuolo, lungo il percorso del nono scudetto consecutivo. “Sapevamo che la vittoria era importantissima, quindi dall’inizio abbiamo provato a fare sempre gol. Peccato di aver preso quel gol, però abbiamo alzato la testa subito”. E ci ha messo del suo Alex Sandro: la sua gran botta mancina da centro area ha riaperto la partita prima del riposo, il suo colpo di testa a coronamento di una grande assiduità in zona gol a inizio ripresa l’ha incanalata. Senza Chiesa e con il solo McKennie davanti (con Danilo e Cuadrado ad affollare l’altra fascia) il brasiliano è stato padrone del binario di sinistra. In un anno in cui al bisogno si è scoperto anche centrale di difesa, col piglio del veterano che tre volte in stagione ha vestito anche la fascia del capitano, ripartire così dopo Bergamo se lo meritava.

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