“Ale, oggi giochi tu”: Del Piero ricorda l’esordio da titolare con il Padova

Sono passati 30 anni dalla ‘prima’ da titolare di Alessandro Del Piero con il Padova, trampolino di lancio per arrivare poi alla Juve, che diventerà la sua seconda pelle. L’ex numero 10 bianconero ha rievocato quel 31 maggio del 1992 con un post sul suo profilo Facebook. Quelle quattro parole che hanno dato inizia all’epopea del futuro capitano della prima Juve pigliatutto di Lippi: “Ale, oggi giochi tu”.

Psg, Di Maria riceve il no dell'Atletico Madrid: via libera Juve

Guarda il video

Psg, Di Maria riceve il no dell’Atletico Madrid: via libera Juve

Del Piero: “Il senso di responsabilità è iniziato quel giorno”

Del Piero racconta e si sente nelle parole l’emozione che sgorga ancora intensa: “Esattamente 30 anni fa per la prima volta ho ascoltato queste parole che in qualche modo hanno cambiato la mia carriera e la mia vita. Per la prima volta partivo titolare con la maglia del Padova. Per la prima volta sentivo addosso una strana sensazione, adrenalinica, difficile da definire. Ma mi piaceva. Mi piaceva quel particolare senso di responsabilità che negli anni mi avrebbe portato ad indossare con grande orgoglio la fascia di capitano alla Juve e a confrontarmi con i migliori giocatori al mondo”.

Del Piero: “Quel 31 maggio l’ho rivissuto tante volte”

I ricordi sono un gioco in cui perennemente tutti ricadiamo. Del Piero ha rivissuto quel 31 maggio tante volte da calciatore: “Da lì in poi, ogni volta che mi sono ritrovato a dovermi assumere una grande responsabilità, che si trattasse di tirare un rigore decisivo, una punizione allo scadere o il tentare una giocata risolutiva, era come rivivere le sensazioni di quel momento. Il 31 maggio di 30 anni fa posso dire di aver scoperto un nuovo Alessandro, che mi porto dentro ogni giorno in tutto ciò che faccio. Auguro anche a voi di trovare e conservare il vostro “31 maggio”.

È il giorno della memoria: la Juve ricorda le vittime dell'Heysel

Guarda la gallery

È il giorno della memoria: la Juve ricorda le vittime dell’Heysel

Precedente Torino, Edera aspetta una chiamata per decidere il futuro: probabile addio definitivo Successivo Mancini: "Italia-Argentina chiuderà un ciclo"