Albertini risponde a Sacchi: “Su Coverciano parole antiche e superficiali”

Il responsabile del settore tecnico della Figc in disaccordo con le parole dell’ex allenatore: “Lavoro per migliorare il futuro”

Prima Arrigo Sacchi, poi Alberto Zaccheroni. Nel giro di un paio di giorni una doppia critica al corso di Coverciano per allenatori è arrivato da due tecnici dal curriculum pesante: “poca meritocrazia”, secondo i due, per il fatto che la carriera da calciatore pesi eccessivamente nelle graduatorie di entrata alla corsa al patentino più prezioso. Demetrio Albertini, però, non ci sta: “Parole antiche e superficiali”, fa sapere il 50enne all’Ansa.

La reazione

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“Mi dispiace sentire queste parole senza approfondimento – ha dichiarato il responsabile del settore tecnico della Figc -, personalmente sto lavorando per migliorare quello che sarà il futuro”. I tre peraltro si conoscono bene, visto che Albertini è stato allenato per 88 partite da Zaccheroni e per altri 25 match da Sacchi. Ciò non smussa però la visione dell’ex calciatore di Besana in Brianza, che difende l’operato della Federcalcio. “Lo sport mi ha insegnato che la meritocrazia vince sempre – ha detto -, non c’è scritto da nessuna parte che un bravo giocatore diventerà anche un bravo allenatore. Qui parliamo dei criteri di ammissione che sono tutti migliorabili, ma sono anche discutibili. In fatto di apertura ai non calciatori l’Italia, con sei tecnici in Serie A, a guardare i numeri è seconda in Europa solo alla Germania”.

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