Al Menti il calcio che ci piace

Il calcio che ci piace va in scena al Menti. Ed è un tripudio di gol, una partita infinita tra due squadre che al proprio orgoglio non rinunciano mai. D’altra parte l’orgoglio è la specialità della casa madre di entrambi gli allenatori, non solo di Vicenza e Pisa che guardano a questo campionato con grandi ambizioni, non ancora accompagnate dai risultati, eppure capaci di una partita epica. Peccato che sugli spalti non c’erano tifosi a palpitare come ai bei tempi, quando uno spettacolo così sarebbe stato d’applausi. Rimane desolatamente vuoto anche l’Arechi di Salerno. E le polemiche fioccano per una vicenda che ha tanti attori chiamati in causa e una sola vittima. La Reggiana, colpita al cuore dalla pandemia e aggrappata a cause di “forza maggiore” nella speranza di evitare il peggio, o almeno quel punto di penalizzazione che si aggiungerà alla sconfitta a tavolino per non essersi presentata a giocare con la Salernitana dopo aver tentato invano un qualsiasi rinvio. Ora gli emiliani confidano in una sentenza favorevole al Napoli nel contenzioso in atto con la Juve innescato da disposizioni della Asl di Napoli. Anche se il protocollo della Lega non offrire vie d’uscita avendo il sodalizio emiliano già usufruito del bonus-rinvio con il Cittadella. Un particolare non irrilevante, in quanto un’eccezione pur comprensibile alle regole, per evidenti cause di forza maggiore, avrebbe creato un precedente che avrebbe messo in dubbio la continuità del campionato, aprendo la strada a contenziosi di terze società interessate. Perché questa partita, in nome del bene comune, non ha riguardato solo Salernitana e Reggiana. Se il campionato si ferma, i guai saranno tantissimi. E per tutti!

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