Per raggiungere le stelle c’è bisogno di sogni forti e il coraggio di volerci arrivare. Chiedere a Maghnes Akliouche, la nuova stellina del Principato, che ha stregato diverse squadre in Europa tra cui anche la Juventus di Giuntoli. Giocate di qualità gol, assist e la chiamata di Henry con la Francia U21 nei mesi scorsi. Insomma se due indizi fanno una prova… tre diventano quasi una certezza e la conferma arriva direttamente da Thierry: “Ciò che mi impressiona di più di lui è il modo in cui pressa e l’insistenza con cui cerca la palla. Ha un gran voglia di fare ed è sempre molto attivo in campo. Inutile poi parlare delle sue qualità col pallone al piede, che sono evidenti. Ha la rara intelligenza di capire esattamente cosa sta succedendo, sia quando ha la palla che quando non ce l’ha”. Parole al miele verso il trequartista nato in Francia ma di origini algerine.
Akliouche, la storia
Sin da bambino la passione per il calcio è al primo posto della testa di Akliouche. La sua storia parte da Tremblay, nella regione dell’Ile-de-France, venti chilometri di strada dal quartiere di Saint Denis e inizia a giocare con il pallone nei campetti nelle aree limitrofe. Spesso gioca con i ragazzi più grandi e viene osservato molto presto dalle squadre della zona: prima passa al Villemomble e poi al Torcy Sport. Ma la vera svolta arriva con la chiamata da Clairefontaine, uno dei centri di formazione più importanti di tutta la Francia.
Da lì passano i migliori talenti dei sobborghi francesci: Nicolas Anelka, Christopher Nkunku, Marcus Thuram, Hatem Ben Arfa, Henry, Kylian Mbappé, giusto per citarne alcuni. Il classe 2002 cresce e impara velocemente. Il processo di miglioramento si velocizza e ben presto il Monaco si accorge delle sue qualità. Alla chiamata dal Principato è impossibile dire di no e la strada da percorrere è la stessa fatta qualche anno prima da Henry e Mbappé. Un possibile segno del destino visto che nel giro di poco tempo si trova a giocare in Ligue 1 e con ottime prestazioni.
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