Ahi Italia, il 3-0 alla Slovenia non basta: siamo fuori dall’Europeo

Doppietta di Mannini e tris di De Pieri, ma l’1-1 tra Spagna e Serbia estromette gli azzurrini di Corradi

Che peccato. L’Italia di Bernardo Corradi è fuori dall’Europeo U17, dove per superare il girone serviva una doppia condizione favorevole: battere la Slovenia con tre gol di scarto (e, fin qui, missione compiuta) e confidare allo stesso tempo in un successo della Spagna (già qualificata) sulla Serbia. Se gli azzurri hanno fatto il loro dovere (3-0) a Telki, da Budaors non sono arrivate buone notizie. La Spagna ha infatti solo pareggiato (1-1), grazie al gol della stellina del Barça Lamine Yamal che ha replicato a Maksimovic. Risultato, quest’ultimo, che qualifica entrambe: Spagna prima a 7 punti, Serbia seconda a 4, l’Italia raggiunge la Slovenia a 3 ma viene eliminata (perdendo così anche la possibilità di inseguire la qualificazione al Mondiale U17).

Subito in discesa

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I rimpianti, ovviamente, trovano fondamento nelle prime due sconfitte. Se con la Spagna gli azzurri avevano brillato almeno per un tempo, il k.o. con la Serbia della seconda giornata era stato accompagnato da una prestazione negativa. Per il terzo match, quello decisivo, Corradi fa riposare tra i pali l’acciaccato Martinelli (tocca a Mascardi dello Spezia), rilancia negli 11 Cocchi, Sadotti e Riccio e punta sulla qualità di Liberali in mezzo al campo e su Fini in avanti (affiancando il genoano a Ravaglioli). In realtà, è la Slovenia a complicarsi da sola la vita con una follia del suo portiere dopo appena 18’: su un lancio in profondità per Fini, Trivuncevic perde l’orientamento nell’uscita e schiaffeggia il pallone con le mani al di fuori dell’area. L’espulsione è limpida, per avere interrotto una chiara occasione da gol. E l’Italia si ritrova con ampi 70’ di superiorità numerica da sfruttare (dentro il secondo portiere Cebulj al posto di un attaccante, Topalovic). Le prime occasioni per gli azzurri sono comunque due punizioni: quella di Ravaglioli che va vicino alla porta sul fallo dell’espulsione, poi – alla mezz’ora – con una botta mancina di Cocchi che esalta proprio il neo entrato Cebulj. A ridosso dell’intervallo, su assist dello stesso Cocchi (l’interista è uno dei tre 2007, i più piccoli del gruppo), è capitan Mannini a sfiorare la porta dall’interno dell’area. La giornata si conferma sfortunata per i portieri sloveni sull’ennesima discesa con cross di Cocchi, quando Cebulj si fa sfuggire una presa abbastanza semplice e il solito Mannini non riesce nella deviazione vincente.

Mannini show ma…

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Dopo l’intervallo, Corradi aggiunge peso in avanti con Ragnoli Galli che prende il posto di Fini (un attaccante per un altro, con caratteristiche diverse) ma anche inserendo un giocatore offensivo in più con De Pieri al posto di Magni. La corsia preferita di spinta rimane quella mancina ed è da lì che nasce il gol che sblocca la partita, a mezz’ora dalla fine: Cocchi prende ancora una volta il fondo, sul pallone che la difesa tenta di sputare via arriva Mannini che infila finalmente Cebulj. Appena passata in vantaggio, l’Italia si prende subito un grosso rischio (gran parata di Mascardi su Jelen), ma spinge a testa bassa andando vicina al gol con Ragnoli Galli e poi col tiro cross mancino di Pagnucco che finisce sul palo. A prendere per mano i compagni è però ancora Mattia Mannini, che (non a caso) Roberto Mancini ha voluto osservare da vicino nello stage pre natalizio di Coverciano: la mezzala spezzina della Roma chiede il triangolo ai 16 metri a Ragnoli Galli e lo chiude trovando la doppietta (82’), con una velocità d’esecuzione non arginabile per la munitissima difesa slovena (guidata dal colosso Golic, 190 centimetri, suo compagno di squadra nell’U18 giallorossa). Il tris è immediato, con lo stesso Mannini a innescare da sinistra De Pieri (87’). Finisce sostanzialmente qui, nell’attesa di un risultato che però non cambia tra spagnoli e serbi. Che ci rimandano a casa.

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