Afghanistan, le calciatrici della nazionale femminile in fuga dai talebani. Corsa contro il tempo per salvarle

E’ corsa contro il tempo per salvare le giocatrici della nazionale giovanile di calcio femminile dell’Afghanistan. In questi giorni le ragazze, ventisei giocatrici della nazionale giovanili dai 14 ai 16 anni, si stanno spostando con i loro familiari da un posto all’altro senza preavviso nel disperato tentativo di sfuggire ai talebani, e gli sforzi per evacuarle hanno subito una battuta d’arresto con l’attentato all’aeroporto di Kabul della scorsa settimana.

Le parole dell’ex capo di gabinetto del Congresso

“Sono solo ragazze incredibili che dovrebbero giocare nel cortile di casa, con i loro amici, e qui sono in una brutta situazione solo perche’ giocano a calcio”, ha detto Robert McCreary, ex capo di gabinetto del Congresso e funzionario della Casa Bianca sotto il presidente George W. Bush, che ha lavorato con le forze speciali in Afghanistan: “Dobbiamo fare tutto il possibile per proteggerle e per portarle in una situazione sicura”.

La nazionale maggiore femminile è fuggita in Australia

La maggior parte dei membri della squadra femminile afghana, costituita nel 2007, è stata evacuata in Australia la scorsa settimana. Anche le ragazze – di età compresa tra 14 e 16 anni – e le loro famiglie potrebbero essere prese di mira dai talebani, non solo perché alle donne è vietato praticare sport, ma perché erano membri attivi delle loro comunità, come ha spiegato Farkhunda Muhtaj, capitano della squadra nazionale femminile dell’Afghanistan, che vive in Canada. A complicare lo sforzo di salvataggio è la dimensione del gruppo: in tutto sono 133 persone, di cui 26 giocatrici della squadra giovanile, e molti non hanno passaporti o altra documentazione necessaria per imbarcarsi sui voli da Kabul.

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