Addio Vicini, il c.t. che univa Grazie per le notti magiche

31 gennaio 2018 – MILANO

Il nome risorgimentale già diceva tutto. Azeglio, come il patriota Massimo D’Azeglio e come il presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi. Azeglio Vicini è stato l’ultimo commissario tecnico “unificante”, nel senso che la sua Italia unificava tutti, ma proprio tutti, al di là delle vittorie mancate. Il Mondiale delle notti magiche lo portiamo nel cuore come se lo avessimo vinto, non come se fosse volato via nella notte di Napoli a causa della sfarfallata di Zenga contro l’Argentina. Vicini ha sempre difeso il suo portiere: “E’ vero, quell’uscita non la doveva fare, ma nelle cinque partite precedenti non aveva preso un gol e se Donadoni e Serena non avessero sbagliato dal dischetto, saremmo andati in finale comunque”. E’ stato il Mondiale di casa, è stato – quel 1990 – uno degli ultimi anni in cui l’Italia, intesa come nazione, si è sentita ricca, forte, felice. Poi sarebbe venuta la stagione di Mani Pulite, la Prima Repubblica sarebbe caduta, i veleni avrebbero inondato il Paese e nulla sarebbe stato più come prima.




Precedente Calciomercato Bologna, scambio Romagnoli-Maietta con l'Empoli Successivo Coltello da chef da 20cm in acciaio damasco a 19,79€ – Scadenza 02/02/2018