Adams snobba l’Inghilterra: “Paura? Mi spaventano i ragni…”

Il centrocampista carica i suoi in vista della sfida con la nazionale di Southgate.

L’Inghilterra ha vinto ma non ha impressionato gli Stati Uniti. Il 6-2 rifilato dalla nazionale di Southgate all’Iran non agita sicuramente i sonni del centrocampista degli Stati Uniti Tyler Adams che in conferenza stampa si lascia andare a una frase abbastanza provocatoria. Teme… più i ragni dei giocatori dell’Inghilterra.

FAVORITI

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Il calciatore a stelle e strisce conosce bene i suoi prossimi avversari. Gioca nel Leeds. E non sembra spaventato dall’idea di scontrarsi con una delle grandi favorite alla vittoria finale. “Non posso negare che l’Inghilterra sia una nazionale davvero molto competitiva e lo ha dimostrato all’esordio ma non ne sono certo intimidito. Fra gli inglesi ci sono grandi calciatori, li conosco bene perché li ho già affrontati in campionato”. Abbastanza per temerli. O forse no. Il calciatore non lascia spazio alle interpretazioni. “Non ci sono molti elementi là fuori che mi spaventino a meno che non si parli di ragni. Quindi nessuna paura. Vogliamo dimostrare di cosa siamo capaci e che il calcio statunitense si sta sviluppando e crescendo nel modo giusto”.

SFAVORITI

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Al netto di ragni e fobie, innegabilmente la squadra di Southgate parte con i favori del pronostico. Adams però ha un punto di osservazione che parte da un’altra prospettiva. “Penso che quasi tutti ci diano per perdenti e credo che in tanti scommettano sulla nostra sconfitta. Ne siamo consapevoli, ma essere favoriti o meno conta zero quando si scende in campo. Vivo la sfida con l’Inghilterra come un’enorme opportunità. Del resto i mondiali sono questi. Ci siamo qualificati esattamente come ci sono riusciti anche loro.  Li rispettiamo e probabilmente anche loro non ci sottovaluteranno. Da parte nostra, scenderemo in campo spinti dall’idea che ottenere un risultato importante in una partita come questa, significherebbe tracciare un solco importante per noi e tutto il nostro movimento. E sono certo che se riusciremo a strappare un punto o anche di più le persone iniziano a rispettare un po’ di più gli americani”.

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