Acerbi: “Questa Italia non ha punti deboli. C’è qualcosa nell’aria…”

Il difensore: “Il gruppo è unito, c’è entusiasmo. Far rifiatare Chiellini? Io sono pronto. Ma se fossi Mancini non cambierei la formazione. Al limite giocherei in 12, con me in più!”

Dal nostro inviato Stefano Cantalupi

14 giugno – firenze

Ha iniziato questo Europeo applaudendo i compagni dalla panchina, Francesco Acerbi. Ma il torneo è lungo, il turnover è un’opzione più che credibile e gli imprevisti sono dietro l’angolo, quindi è necessario farsi trovare preparati: “Far rifiatare Chiellini? Giorgio è un difensore forte, con la Turchia ha fatto una grandissima partita e sa gestirsi bene – dice il centrale –. Io sono pronto, chi gioca gioca, la cosa davvero importante è andare fino in fondo”.

Le prime risposte arrivate in questo avvio di Europeo sono più che incoraggianti: “Il gruppo è coeso, c’è entusiasmo, c’è qualcosa nell’aria… – spiega Acerbi -. Respiro la stessa atmosfera e la spensieratezza che c’era nel mio club prima del Covid, in quella Lazio partivamo già 2-0 in ogni partita. E sì, è vero, in questo Europeo ci sono squadre più attrezzate di noi, ma l’Italia è forte e può arrivare nelle prime posizioni. Col gruppo che abbiamo, poi, speriamo davvero di fare qualcosa di straordinario”.

verso la svizzera

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Mercoledì la sfida che potrebbe già valere l’accesso alla fase successiva: “Anche se ho una voglia incredibile di giocare e non mi accontento di stare soltanto in gruppo, fossi Mancini non cambierei già la formazione nel match con la Svizzera. Giocherei con uno in più, semmai. Con me… – è la battuta del centrale azzurro -. Queste sono gare talmente importanti che la stanchezza non si sente, il riposo tra una partita e l’altra aiuta e non c’è il rischio di perdere il ritmo”. La Svizzera non spaventa, ma merita grande rispetto: “Ci sono giocatori come Embolo e Shaqiri, hanno individualità e un allenatore che lavora con questa nazionale da tempo. Sarà una partita difficile – riflette Acerbi -. Ma noi cerchiamo sempre di non fare respirare gli avversari, li andiamo a prendere alti per non farli giocare. La nostra mentalità è di aggredire tutti insieme nella metà campo d’attacco. Se aspettiamo, anche in quel caso l’importante è muoversi insieme”.

mentalità

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La crescita degli azzurri mese dopo mese è stata evidente, ma non è finita qui: “Possiamo migliorare nella gestione della partita, ma non vedo grossi punti deboli in questa squadra. Vedremo più avanti quando ci saranno altre avversarie, Mancini ha ragione a dire che possiamo migliorare, ma più che altro nei dettagli. Il c.t. ha cambiato la mentalità di questa Nazionale, è stato l’elemento clou del cambiamento, non ci mette pressione e ci dà le indicazioni per far migliorare i singoli. Ha creato una famiglia”.

lukaku ed eriksen

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Poi Acerbi allarga lo sguardo a ciò che avviene negli altri gironi: “Gli avversari più difficili tra gli attaccanti presenti in questo Europeo? Kane, Lukaku, Mbappé. Ma ci sono anche Immobile e Belotti, certamente Lukaku è un indiziato a disputare un grande torneo”. Sulla paura per Eriksen: “ La cosa più importante è che stia bene, gli faccio un grosso in bocca al lupo affinché sia stato solo un black-out. Bravi davvero i medici ad avare la prontezza di intervenire nel modo giusto. Spero possa tornare a giocare, ma soprattutto a sorridere. Kjaer? Non è questione di essere capitano o no, gli faccio i complimenti perché ha compiuto un gesto veramente fantastico, lo ringrazio e dovremmo essere tutti come lui”. E il presidente Figc Gravina, a tal proposito, ha annunciato proprio stamattina l’intenzione di rendere obbligatorio un corso di primo soccorso per i giocatori professionisti, con possibilità di estenderlo anche ai dilettanti.

lazio

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Infine, un pensiero alla sua Lazio, che sta cambiando pelle: “Felice di avere Sarri alla guida, sono entusiasta e se ci saranno dei cambiamenti ben vengano. Negli ultimi anni abbiamo sempre giocato a tre, ma mi trovo bene anche a quattro e sono convinto che faremo una grandissima stagione. Pensavamo che Simone Inzaghi potesse trovare l’accordo col club, così non è stato ma sono contento per lui. Ha dato tantissimo alla Lazio, noi abbiamo dato tanto a lui, fa parte del calcio e sarò contento di rivederlo. Ma ripeto, sono contento di chi viene al suo posto”.

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