Abraham non si ritrova, l’idea Dybala: Roma, quale attacco

INVIATO AD ALBUFEIRA – Cercasi disperatamente il vero Tammy Abraham. L’appello della Roma è rivolto direttamente al giocatore, ancora un lontano parente del centravanti che la scorsa stagione ha realizzato 27 gol contribuendo alla vittoria della Conference League e risolvendo i problemi realizzativi di un attacco quasi inesistente. Adesso però è lui (oltre agli altri colleghi di reparto) ad avere un’astinenza da gol preoccupante, che sta portando Mourinho a porsi domande sul futuro del centravanti ma anche sul presente del reparto offensivo. 

Mourinho ct è il sogno dei portoghesi: il tecnico della Roma spopola sulle prime pagine e sui siti

Guarda la gallery

Mourinho ct è il sogno dei portoghesi: il tecnico della Roma spopola sulle prime pagine e sui siti

Insicurezza

Quattro gol in ventuno partite tra campionato e coppa, troppo poco per il centravanti titolare. E l’inglese non solo sta avendo difficoltà a trovare il tiro in porta, ma non sta aiutando neanche la squadra nei movimenti e nella fase offensiva. Che abbia perso il talento – come nel celebre film animato “Space Jam” – è naturalmente impossibile, che le sue difficoltà siano soprattutto insicurezze psicologiche è un’ipotesi più che plausibile. Tammy si è smarrito, e non riesce più a ritrovarsi. Anche in allenamento c’è la voglia di fare ma non quella cattiveria che aveva fatto esaltare i tifosi romanisti quando lo vedevano in campo, dall’inno della Roma cantato a squarciagola fino alle sue stravaganti mosse durante la partita per caricare se stesso e la squadra. Insomma, si sente meno leader di un anno fa e probabilmente sta pagando anche quella smania mentale legata al Mondiale. Ci ha pensato troppo, ha cercato di strafare per guadagnarsi il Qatar e alla fine l’ha perso. Oltre al danno, anche la beffa. A farne le spese lui e la Roma che si è ritrovata con un giocatore pagato 40 milioni e che adesso non riesce più a centrare la porta. Almeno fino a ora. Qualche segnale di risveglio negli ultimi giorni l’ha dato, in partita e in allenamento. Contro il Cadice uno dei pochi tiri in porta è stato il suo: un destro dopo una bella girata dal limite dell’area di rigore che ha impensierito il portiere spagnolo. Ma anche in allenamento appare più vivace rispetto al solito. Segnali incoraggianti, di chi vuole scrollarsi di dosso l’insicurezza per tornare a essere protagonista della Roma. 

L’alternativa

C’è ancora tanto da fare e il tempo è sempre meno. A diciassette giorni dalla ripresa del campionato contro il Bologna, l’ex Chelsea non è ancora decisamente tornato ai suoi livelli nonostante il lavoro atletico svolto durante le vacanze. Alle Maldive ha seguito attentamente il programma di allenamento fornito dalla Roma tra tanta corsa, cyclette e palestra. A Dubai invece ha fatto tappa in uno dei migliori centri di cura del paese per una dieta detox, ossia la depurazione dell’organismo dalle tossine esogene accumulate da una alimentazione non sempre corretta, dalle bevande nervine, dallo stress psicologico ma anche dall’inquinamento ambientale. Adesso dovrà riuscire a sbloccarsi definitivamente per non perdere la fiducia di Mourinho, che sta anche studiando un piano per sostituire l’inglese. Come? Utilizzando Dybala come falso nove. Lo ha già provato contro l’Inter e la Joya ha risposto con un gran gol che ha contribuito alla vittoria contro i nerazzurri. Lo riproporrà anche da gennaio in poi, soprattutto se Abraham non darà segnali di risveglio. Il destino di Tammy è solo nelle sue mani. 

Abraham non si sblocca, Mourinho valuta alternative

Guarda il video

Abraham non si sblocca, Mourinho valuta alternative

Precedente Lazio, Romero è esploso. Le frecce di Sarri volano Successivo Lazio, giovedì test con l'Almeria