Abraham erede di Dzeko, la Roma insiste

Le preferenze contano ma devono essere incapsulate in un accordo complesso. E così Edin Dzeko, per la quarta volta in tre anni e mezzo, è sospeso tra la volontà di andare all’Inter e l’obbligo di servire la Roma, mentre l’inglesino Tammy Abraham è indeciso tra la seduzione Mourinho e i ricordi del cuore che lo spingono all’Arsenal. Nella triangolazione con il Chelsea, che ha arruolato Lukaku, è proprio il centravanti più giovane a dettare le regole del gioco: basta il suo sì alla Roma e Dzeko firma per l’Inter.

Roma, sprint per Abraham

Ma non sarà così facile. Tiago Pinto ha raggiunto una bozza di accordo con Marina Granovksaia, la signora Chelsea, per un prestito da 5 milioni con diritto di riscatto vincolato a presenze e obiettivi che renderebbero Abraham l’acquisto più caro della storia della Roma (circa 45 milioni totali, però pagabili in cinque anni). Il ragazzo preferisce restare a Londra, in particolare nel quartiere di Islington, coronando il sogno indossare la maglia che fu dell’idolo infantile Henry. Ieri il suo entourage ha incontrato appunto l’Arsenal, che è passato in vantaggio nella volata senza convincere il Chelsea che non vuole vendere il suo talentino in Inghilterra. Occorre comunque attendere, tanto che Thomas Tuchel ha convocato Abraham per la Supercoppa Europea di stasera. «Su Tammy stiamo valutando giorno per giorno – ha detto Tuchel in conferenza stampa – ha fatto un’ottima preparazione, fa parte della rosa. Nell’ultimo semestre ha giocato poco e di questo non può essere contento ma la colpa forse è stata mia: mi sono fidato di altri più di lui». Con il risultato di vincere la Champions.

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