A tutto Depay, dallo chef privato ai mesi vissuti a Roma: i suoi segreti

L’attaccante olandese è concentrato sulla sfida di oggi contro l’Austria a cui arriva in buone condizioni fisiche

Nonostante abbia “solo” 27 anni Memphis Depay è uno dei giocatori più esperti dell’Olanda. In attesa di diventare ufficialmente un calciatore del Barcellona, Depay è concentrato sulla sfida di oggi contro l’Austria a cui arriva in buone condizioni fisiche. Le stesse condizioni che porterà in Catalogna con le stesse regole che negli ultimi anni, tra Manchester e Lione, ha cercato di seguire. In primis, l’alimentazione.

CHEF PRIVATO – Quando era in Inghilterra Depay aveva l’abitudine di non mangiare bene e aveva preso qualche chilo di troppo. Per questo ha assunto uno chef privato che gli cucinasse tutte le cose suggerite dal club e soprattutto lo facesse nel modo più corretto. Da quel momento Depay ha sempre chi lo aiuta nell’organizzazione di casa, in particolare davanti ai fornelli, e questo ha nettamente migliorato il suo rendimento. Non solo: l’olandese ha anche un preparatore personale che lo segue passo passo nel lavoro da fare a casa, per preparare i suoi muscoli all’allenamento. I risultati si sono visti perché in questa stagione ha realizzato 22 gol con il Lione e solo 6 anni fa nel Psv ne aveva fatti di più. Adesso è pronto per il Barcellona, dove porterà le sue abitudini di vita che ormai non vuole più abbandonare.

I MESI ROMANI – Compresa quella della pizza alla romana, scoperta quando un anno e mezzo fa venne a Roma per recuperare da un infortunio e lavorò a Villa Stuart, insieme a Nicolò Zaniolo. Poco prima della pandemia, dopo essersi operato al crociato, Depay scelse di restare a fare i primi mesi di riabilitazione a Roma e viveva in un hotel a cinque stelle dove, tanto per cambiare, seguiva una dieta molto rigorosa. Il giorno si dava da fare nella clinica di via Trionfale, la sera scopriva, almeno una volta a settimana, la pizza romana (più bassa e digeribile) e la pasta. Con i fisioterapisti aveva instaurato un ottimo rapporto (alcuni lo seguirono anche a Dubai) e con Zaniolo anche, tanto che ancora oggi ogni tanto si sentono sui social. Tornato in Francia per la pandemia, è tornato solo per qualche controllo ma le abitudini italiane, soprattutto in cucina, gli sono rimaste.

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