A tutto Dalot: “Io e Leao, gemelli diversi. Amo il fado ma come lo metto a Milanello?”

Il portoghese del Milan si racconta tra gusti musicali, amicizie importanti, ruolo, visione di gioco, Pioli e… Champions: “La Juve sbaglia se pensa che col Porto sarà facile”

Avete mai ascoltato il fado, quella musica portoghese lenta, malinconica, quasi una nenia che ipnotizza o spinge a scappare il più lontano possibile, a seconda del carattere e dell’umore del momento? Bene, potrete stuzzicarlo come vi pare, insistere a chiedergli quali e quante pazzie ha fatto nella sua vita – perché, vivaddio, un ragazzo di ventun anni ne avrà pur fatta una, almeno una, e che si possa raccontare – ma perderete il vostro tempo: Diogo Dalot resta un tipo da fado, e ne va pure (giustamente) orgoglioso. Non ci sono distrazioni, divagazioni – cazzate, diciamolo – nel percorso netto della sua giovane vita di uomo e calciatore.

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