A Firenze è già Nico Gonzalez mania: gol, corsa e sorrisi nel debutto al Franchi

L’argentino, l’acquisto più costoso della storia della Fiorentina, può essere una delle rivelazioni del campionato. Ha segnato nella prima davanti al suo nuovo pubblico, e l’intesa con Vlahovic funziona già

Per annunciare il suo arrivo la Fiorentina ha utilizzato un’immagine di Speedy Gonzales, il topo più veloce dei cartoni animati targati Looney Tunes. E in effetti, oltre all’assonanza del cognome (sudamericano), la velocità è uno dei punti di forza di Nico Gonzalzez, attaccante esterno di 23 anni che ha già fatto innamorare i tifosi viola. Alla prima al Franchi, di fronte a 15mila persone, ha segnato il gol del vantaggio e ha messo lo zampino in tutte le azioni più pericolose dei viola, che sabato sera hanno battuto 2-1 il Torino. Uno splendido sinistro a giro, la sua seconda rete in tre partite ufficiali dopo quella al Cosenza in Coppa Italia. In una serie A che ha perso tanti campioni, l’argentino si candida ad essere uno dei nuovi protagonisti.

Zero pressione

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L’entusiasmo dei tifosi della Fiorentina è comprensibile: Nico, 23 anni e vincitore dell’ultima Coppa America al fianco di Leo Messi, è uno dei migliori acquisti degli ultimi anni, che a Firenze non sono certo stati ricchi di soddisfazioni né sul piano del gioco né su quello dei risultati, visto che da due stagioni la squadra lotta per non retrocedere. In più Gonzalez, che ha firmato per 5 stagioni, è l’acquisto più costoso della storia viola, arrivato dallo Stoccarda per 27 milioni di euro. “Se questo mi mette pressione? Quella ce l’ha un dottore, non io che gioco a calcio. Sono molto tranquillo” ha detto dopo la partita col Torino. Un concetto già espresso il giorno della presentazione.

Che coppia

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La sua unica preoccupazione è “far divertire i tifosi”. Per adesso c’è riuscito. Sabato sera sulla fascia era imprendibile per Singo e Izzo. La Fiorentina andava al ritmo dei suoi strappi, finché qualcuno non ha strappato anche altro: la sua maglia. Ha creato molto, allargandosi per servire cross ai compagni (Callejon nel primo e Bonaventura nel secondo tempo hanno sfiorato il gol grazie a lui), oppure infilandosi in area quando il pallone passava ai centrocampisti. È successo in occasione del gol, su assist in area di Castrovilli. Ma soprattutto Nico si trova a suo agio a dialogare con Dusan Vlahovic, leader dello spogliatoio e perno offensivo del gioco di Vincenzo Italiano. I due si cercano non appena ne hanno l’occasione, e l’intesa non può che andare migliorare. “Vlahovic mi sorprende ogni giorno, è un animale, un mostro, non ha caratteristiche comuni e va sfruttato per esaltarlo” il commento di Gonzalez sul compagno, che dopo un’estate di tentazioni di mercato è rimasto in Italia.

Non solo “Speedy”

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L’argentino ha stupito tutti anche per la velocità con cui si è adattato al calcio italiano, mentre in Germania, dov’è atterrato nel 2018 una volta lasciato l’Argentinos Juniors, aveva trovato qualche difficoltà. Soprattutto sul piano fisico, ma in questi anni ci ha lavorato su. Oggi ha una struttura tale che non ricorda affatto Speedy Gonzales, se non per quel sorriso da piccolo furbetto che sfoggia ogni tanto. Nico si è rafforzato, e poi è alto un metro e ottanta, esattamente come il connazionale Angel Di Maria al quale lo paragonano di solito. Quando unisce velocità e fisico diventa devastante, tanto quanto le accelerazioni che hanno spaccato il match col Toro. In più, sottolinea il suo allenatore, “in campo dà l’anima, ha furore e cattiveria agonistica”. Può crescere ancora, amplificare il dialogo coi compagni, farsi trovare libero quando loro non ci riescono, però ha già avuto un impatto importante sulla serie A. Avrebbe addirittura le carte in regola per essere la sorpresa del campionato. In ogni caso, Firenze l’ha già conquistata.

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