A due giornate dalla fine (forse) Pirlo ha trovato una quadra: CR7 con Dybala e…

Col Sassuolo hanno giocato dal 1′ Chiesa-Kulusevski-Dybala e Ronaldo, una formula che valorizza i campioni della rosa

Gli esami non finiscono mai, specie in una stagione senza pre-campionato e tormentata da assenze e fattori imprevedibili. La Juve vista al Mapei Stadium, quantomeno sulla lunga distanza, è stata bella e cinica quanto quella che per certi versi aveva illuso al Camp Nou alcuni mesi fa. E potrebbe essere molto simile a quella che mercoledì prossimo proverà a mettere le mani sul secondo trofeo stagionale, nella finale di Coppa Italia con l’Atalanta. Stesso posto, stessa piano gara (forse). Ciò che sembra ormai chiaro è che i bianconeri rendono meglio contro una squadra che tiene ben volentieri la palla, che si propone con un’idea di calcio più europeo.

RICARICA DI CONSAPEVOLEZZA

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Il grande vantaggio ottenuto dalla formazione di Pirlo è arrivato dalla possibilità d’inserimento senza palla concessa a Rabiot e l’ottimizzazione delle forze in attacco, specie sugli esterni: Kulusevski a sinistra ha giocato una partita di buon livello, correndo tanto e alternando discretamente le due fasi, Chiesa, sul versante opposto, ha spesso trovato i corridoi giusti. E Ronaldo e Dybala hanno così trovato pane per i loro denti: quota 100 gol con la maglia della Juve raggiunta da entrambi, in una serata che restituisce la consapevolezza necessaria dei propri mezzi per credere fino alla fine al raggiungimento della qualificazione alla prossima Champions League, anche se gli scenari non sono affatto favorevoli.

QUATTRO X QUATTRO

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Con questo simil 4-2-3-1, dinamico ovviamente, e dunque con pochi riferimenti per gli avversari, la Juve di Pirlo appare addirittura futuribile. Rinuncia in partenza all’esperienza di Cuadrado (comunque utile sul finale) ma resta solida in difesa. Forse non la squadra che sognava Pirlo sulla carta ma abbastanza pragmatica per portare a casa i tre punti, unica vera necessità di serata.

La prestazione poco brillante di Arthur palesa il grande limite di non avere un regista di ruolo in organico, ma alla fine la formazione di De Zerbi concede e sbaglia abbastanza per tenere l’asticella del dare e avere in equilibrio. La base di squadra potrebbe comunque essere questa: con Dybala finalmente recuperato e in grado di stare al centro del gioco, Kulusevski e Chiesa in ampiezza e Ronaldo a fare Ronaldo. Alla fine sarebbe bastato averli tutti a disposizione sempre per dare alla stagione dei connotati più gradevoli.

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