A Bologna senza “Muro” ma con Ranocchia: sarà ancora Inter impermeabile?

Andrea, sempre convincente quando chiamato in causa, prende il posto di De Vrij, appena negativizzato. L’ultima volta senza uno tra Skriniar, l’olandese e Bastoni risale al 30 gennaio. Poi, solo vittorie e 3 gol subiti

Tra i video di presentazione del nuovo logo dell’Inter, ce n’è uno in cui compare la formazione tipo. Una di quelle destinate, se vincente, a essere ricordata a lungo. A mo’ di cantilena. L’attenzione dei tifosi si è focalizzata soprattutto sulla presenza di Eriksen e Perisic, anche perché gli altri nove sono mai stati in discussione. La difesa, in questo senso, è intoccabile: Handanovic in porta, Skriniar-De Vrij-Bastoni a protezione. Contro il Bologna il trio si spezzerà dopo sette partite consecutive e solamente tre gol subiti: toccherà a Ranocchia scendere in campo, con De Vrij negativo dopo la positività al Covid ma destinato alla panchina. Un test importante per la tenuta dei nerazzurri.

I NUMERI

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Allargando lo sguardo, dal Bologna al Bologna in campionato il terzetto titolare è sempre sceso in campo a eccezione della sfida contro il Benevento: Skriniar e Bastoni non ne hanno saltata una, l’olandese è entrato nel finale contro i campani. Una continuità nella scelta degli interpreti e del rendimento che ha permesso agli uomini di Conte di trovare una stabile solidità dietro e di battere con forza la strada verso la vetta della classifica. Lampante, in questo senso, la differenza con l’inizio di stagione: Skriniar e Bastoni hanno fatto i conti con la positività al Covid e hanno saltato contemporaneamente il derby d’andata (vittoria del Milan) e il pareggio interno contro il Parma. Contro Fiorentina, Genoa e Torino non ci sono stati Skriniar e De Vrij (contro i granata sono entrati dalla panchina), ma l’Inter è riuscita a portare a casa nove punti. E Conte ha rinunciato all’olandese e Bastoni nella vittoria ai supplementari in Coppa Italia contro la Fiorentina, salvo poi inserire l’ex Lazio al posto di Skriniar nella ripresa.

AFFIDABILE

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Ranocchia dovrà rispondere presente, dopo la beffa personale del match rinviato contro il Sassuolo con una maglia da titolare solo sognata. Contro il Bologna toccherà per davvero all’ex capitano, che in questa stagione si è sempre fatto trovare pronto quando chiamato in causa: nell’ultima sfida, nel 4-0 contro il Benevento, il nativo di Assisi ha provocato l’autogol di Improta su punizione di Eriksen che ha aperto le danze. Quattro presenze in campionato per lui, tutte da titolare, e un buon bottino: tre vittorie e un pareggio. Oltre a 120’ in Coppa Italia contro la Fiorentina. Il veterano dello spogliatoio sa anche contribuire alla causa e lo ha già dimostrato con le prestazioni sul campo.

NIENTE TRENZA

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Per Ranocchia non ci sarà il corpo a corpo con lo squalificato Palacio, compagno al Genoa e proprio in nerazzurro: oltre cento partite insieme, l’ultima l’8 dicembre 2016 in Europa League contro lo Slavia Praga prima della partenza del difensore in direzione Hull City. Mancherà un tocco di romanticismo, l’avversario diretto dell’ex Bari sarà quel Barrow capace di punire l’Inter la scorsa estate nel successo a San Siro del Bologna. Conte cambia la difesa, Ranocchia è pronto a rispondere presente: con una variabile in più del solito, il test Mihajlovic metterà alla prova la tenuta dietro dell’Inter.

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